Non si sono fatte attendere le reazioni della politica all’omaggio dell’amministrazione comunale ai “Goumiers” francesi che durante la campagna d’Italia nella seconda guerra mondiale si resero protagonisti di spregevoli atti nei confronti di donne e individui in genere ormai noti come “Marocchinate”.
La prima a rompere il silenzio e ad affondare i primi colpi verso la maggioranza è stata la portavoce cittadina di Fratelli D’Italia Angela Abbatecola: «Sindaco Enzo Salera, spiegaci che problemi hai!!!! Facci capire quale motivazione ti spinge a calpestare la tua terra. Sento le grida strazianti delle vittime, – ha detto – di quelle donne, uomini, preti e bambini trasformati in trastulli disumani. Sento le risate sadiche di mostri chiamati goumiers che sfogavano ogni repressione e perversione sulla popolazione innocente. Sindaco, spiegaci perché!!!!!! E se non sai spiegarlo, almeno, spegni la Rocca Janula e chiedi scusa»
Tuona anche l’opposizione
Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri comunali di opposizione, Salvatore Fontana, Massimiliano Mignanelli, Giuseppe Golini Petrarcone e Francesco Evangelista. «L’omaggio del Comune di Cassino ai Goumiers, – hanno detto – i soldati francesi che hanno partecipato alla battaglia per la liberazione di Cassino e Montecassino ma che si sono anche resi protagonisti di indicibili episodi di violenza, ci è sembrato un vero e proprio schiaffo alla dignità di un popolo, quello ciociaro, che nel 1944 è stato vittima di uno dei fatti di cronaca più indegni e vergognosi che la storia della Seconda Guerra Mondiale possa ricordare: le marocchinate. Illuminare la storica Rocca Janula di blu si è sembrato un gesto di spregio verso quelle donne, quegli uomini, quei bambini e persino verso un sacerdote che in quei terribili tre giorni hanno subito, patito oppure visto violenze senza fine.
«Chiediamo Scusa noi della minoranza – hanno concluso i consiglieri comunali – ai sindaci Esperia, Pontecorvo, Vallecorsa, Fondi, Ceccano, Ausonia, Coreno Ausonio, Castro dei Volsci e tutti quei paesi che hanno dovuto patire l’onda dello stupro di guerra. Cassino ha avuto un grande sindaco, Antonio Grazio Ferraro, che solo a tarda età ha avuto il coraggio di raccontare quello che fu costretto a vedere sui monti di Castro dei Volsci quei maledetti giorni del 1944. La sua testimonianza è racchiusa in un libro che evidentemente i componenti dell’amministrazione Salera non hanno mai letto».
Anche Fabio Marino, presidente di Destra Nuova nella notte ha attaccato l’amministrazione comunale. «Ma il sindaco Enzo Salera non è ancora stanco di impartire umiliazioni ai suoi concittadini? Non ha il minimo ritegno – ha detto – per quanto vissero la “liberazione” dei francesi come una tragedia, storicamente documentata? Perché si ostina a colpire la memoria dei Cassinati e i tragici ricordi dei più deboli con tanta fanatica dedizione?
“In nome di Dio e del popolo, andatevene!”
La rabbia di Emilia Ferraro
«Non so se questa mattina in me prevalga di più il sentimento della delusione – ha detto invece Emilia Ferraro – e dell’amarezza in luogo di quello della rabbia. E viceversa. È ancora indelebile in me il ricordo dei racconti di mio padre, Antonio Grazio Ferraro, già sindaco di Cassino ma per tutti solo Totonno, che si impegnò come tanti altri per porre fine a quella immane tragedia che tutti conosciamo come marocchinate.
O meglio, credevo che tutti la conoscessimo, invece devo prendere atto che l’amministrazione comunale di Cassino guidata da Enzo Salera sia completamente all’oscuro di quanto accaduto su questo territorio più di 75 anni fa».
«Alla amarezza e alla rabbia subentra l’indignazione istituzionale, – ha concluso Ferraro – ed anche l’incredulità di fronte a tanto scempio che non ha precedenti e, soprattutto, non ha alcuna giustificazione.
Da mamma, donna, figlia di una istutuzione, chiedo scusa a tutte le vittime della violenza delle truppe francesi per questa macchia, indelebile, sulla mia città, perché sono certa che chi dovrà farlo, non lo farà, perché la sua saccenza supera la vergogna.
Grazie a Dio oggi è un altro giorno, e l’alba ha cancellato i colori della vergogna».
Le domande di Carlo Maria
«Ho sperato fosse uno scherzo – ha spiegato l’ex Sindaco Carlo Maria D’Alessandro – Magari è l’azzurro dei colori del Cassino, invece celebrano le truppe francesi … e gli stupri? E le violenze? Ma un Bignami a casa lo tenete? Ma cosa vuoi aspettarti da chi nel 2012, da assessore, portò la fascia e il gonfalone della città di Cassino alla commemorazione a Venafro presso il cimitero francese?»
L’intervento di Forza Italia
«Incredibile offesa alla memoria delle migliaia di vittime dei Goumiers da parte del Sindaco Salera»
I Coordinamenti cittadini di Forza Italia e Azzurro Donna delle province di Frosinone e Latina tuonano contro il Sindaco di Cassino.
«Incredulità, sgomento, vergogna, indignazione, esattamente in quest ordine. Queste le prime reazioni provate di fronte all’incredibile, inaccettabile iniziativa dell’amministrazione Salera di illuminare di blu la Rocca Janula in ricordo dei 12.000 Goumiers che il 14 maggio 1944 presero Ausonia. Quegli stessi Goumiers – hanno spiegato i coordinamenti azzurri – che si sono macchiati di uno dei crimini più atroci che il nostro territorio ricordi: le Marocchinate»
«Siamo profondamente indignati – hanno continuato – da questo gesto, che offende non solo la memoria delle migliaia di vittime di quella mattanza, che oggi ben conosciamo e che non possiamo più ignorare, ma che è un vero e proprio insulto verso tutti noi che ci battiamo da anni per conferire il meritato tributo a queste vittime, che ricordiamo ogni anno proprio in questi giorni. È sale sulle ferite ancora aperte di tanti paesi di queste province. Vergogna!!!!
Fino ad oggi solo indifferenza e noncuranza da parte dell’amministrazione di Cassino nei confronti delle Marocchinate ma mai avremmo immaginato una vera e propria celebrazione dei carnefici.
Perfettamente inutile e risibile lo scarico di responsabilità di queste ore nei confronti di una Associazione.
A fonte di ciò, chiediamo le scuse ufficiali del Sindaco, che per altro di fronte ad una tale leggerezza dovrebbe solo dimettersi insieme alla sua Giunta».
Il sindaco si scusa e si dissocia
Dopo aver preso “botte” a destra e a manca, dalla politica e dai cittadini il Sindaco Enzo Salera ha scritto un post affermando che «È stato fatto un grande errore dall’associazione Terraferma nel momento in cui nella giornata di ieri la Rocca Janula era illuminata con i colori della Francia hanno parlato apertamente e con leggerezza di Goumiers. È chiaro che quanto successo 77 anni fa e le terribili violenze che sono state esercitate su donne uomini e bambini dai Goumiers sul nostro territorio sia stato qualcosa di terribile e che restano ancora oggi una ferita ancora aperta; averne parlato in questo modo, con questa leggerezza penso che sia stato un errore da cui mi dissocio con fermezza. Cassino è e deve restare una città di pace e di fratellanza, Cassino vuole essere la città della fratellanza e sono sicuro che obiettivo delle associazioni non era certo quello di creare polemiche ma di costruire un progetto di fratellanza.
«Per questo motivo – ha concluso il primo cittadino – sono sicuro si scuseranno, come ho fatto io per questo errore che hanno fatto». In sostanza il Sindaco ha abbandonato i suoi adepti sul patibolo.
Intanto in serata arriva a Salera il Soccorso Rosso. Quello addirittura del segretario provinciale del PD, che se la prende con la destra brutta, sporca e cattiva. Come si sa, un cavallo scosso (come si dice a Siena dei nobili quadrupedi senza cavaliere) ha comunque bisogno almeno di un Fantini.
Ma il Sindaco Salera suole “abbandonare i suoi adepti sul patibolo”. Lo ha oggi e lo ha fatto ieri con i Servizi Sociali per la vicenda delle due sorelline strappate alla loro zia. Lui non sa niente. Sono i suoi che combinano guai. Ma allora è tutta la squadra che non va.