Così come stabilito nella precedente riunione, il sindaco Enzo Salera, nella sua qualità di presidente della Consulta dei Sindaci del Lazio Meridionale, ha trasmesso al Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, il verbale e i relativi atti di quell’incontro. Tale documentazione è stata inviata per conoscenza anche al commissario del Consorzio di Bonifica “Valle del Liri”, dott.ssa Stefania Ruffo.
Gli aumenti tariffari del Consorzio
Ciò perché uno dei tre argomenti all’ordine del giorno trattati dalla Consulta in quella riunione ha riguardato la problematica dei pesanti aumenti tariffari del Consorzio dove in questi anni si è registrato il susseguirsi di vari commissari dell’Ente e il raddoppio delle quote di irrigazione. Insomma una politica “lacrime e sangue”come ha avuto modo di definirla, Albino Ruberti, capo di gabinetto della Regione, da lui ritenuta doverosa e necessaria per ripartire con un discorso nuovo.
Egli giustificava così il ricorso al Commissariamento del Consorzio: «La decisione è stata dettata dalle gravi criticità riscontrate nella precedente amministrazione del Consorzio di Bonifica, che hanno dato vita a quella preoccupante situazione debitoria e a una serie di inefficienze che gravavano sui consorziati”.
L’intervento della Regione
I consorziati, in gran numero, esasperati per l’entità del canone di irrigazione e delle tariffe si sono rivolti ai sindaci, da qui la presa di posizione dei primi cittadini.
Enzo Salera, a nome dei suoi colleghi, richiede ed auspica l’intervento della Regione «affinché il Consorzio di Bonifica – si legge in un passo della sua lettera – previa sospensione immediata del pagamento delle bollette per l’anno 2021, relative sia al servizio di irrigazione che al pagamento del contributo a difesa del suolo, voglia spiegare e chiarire in merito agli immotivati aumenti dei tributi, sia per il servizio di irrigazione che per la difesa del suolo. Nonché rendere pubblici gli atti amministrativi in base ai quali sono stati stabiliti gli ulteriori aumenti dei canoni nel 2021”.
Opere di beneficio e la questione Atina
Viene chiesto inoltre la verifica delle opere di concreto beneficio realizzate in tutte le aree interessate dal “Valle del Liri”, atteso che «è pacificamente incostituzionale – si legge sempre nella missiva del Sindaco – imporre il contributo ai consorziati indipendentemente dal beneficio predetto»
Si chiede infine di assegnare risorse per non gravare ulteriormente i contribuenti di oneri consortili “non afferenti al conseguimento dei fini istituzionali del Consorzio”. Tra gli atti allegati c’è anche una lettera del Comune di Atina dove viene richiamata una propria delibera del 2019 per disporre l’uscita di quel Comune dal perimetro di contribuenza del Consorzio. Il sindaco, Adolfo Valente, mette in evidenzia che «negli anni non sonostati compiuti lavori degni di nota del nostro territorio per quanto di loro competenza, mentre si è assistito ad un progressivo ed ingiustificato aumento delle bollette». Lamenta l’aumento “spropositato” dei tributi e chiedechiarimenti in merito al metodo e al criterio usato dalla commissaria Ruffo per le misure attivate per il risanamento dei debiti pregressi, nonché l’indicazione delle opere di miglioria realizzate nei vari Comuni e nelle aree interessate, ricordando che in difetto di tale indicazione ogni richiesta appare illegittima.
Naturalmente allegato alla lettera da Salera inviata a Zingaretti c’è il verbale della riunione della Consulta dei Sindaci che riporta gli interventi e le determinazioni assunte in merito agli altri due punti all’ordine del giorno: Problematiche crisi indotto Stellantis e Manifestazione di interesse con riferimento all’attività svolta per la realizzazione dell’aeroporto di Aquino in collaborazione con il Cosilam.