Bambine tolte alla zia, Abbatecola (FdI): «Davanti ad un’amministrazione incapace»

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«La “colpa” della zia sarebbe quella di aver messo le nipotine in pericolo di “eccesso di possesso”. E di assumere “atteggiamenti denigratori nei confronti del personale” dei Servizi sociali», lo ha detto il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia Angela Abbatecola, in merito al caso dell’allontanamento delle due bambini affidate alla zia. «Tutto ciò non può che farci indignare..- prosegue – Ma è mai possibile che un provvedimento di urgenza, che la legge sancisce appositamente per mettere al riparo i minori da pericoli imminenti per la loro incolumità, quindi per la loro salute e la loro vita, vengano assunti perché la zia si dimostra troppo premurosa con le nipotine e critica verso l’operato dei Servizi sociali? Adesso se critichi gli assistenti sociali questi ti portano via i bambini?»

Gravissimi atti

«Queste sarebbero le parole, – spiega Abbatecolachiaramente virgolettate, dello studio dell’avv. Miraglia, sul gravissimo atto che ha allontanato due bambine dalla zia a cui erano state affidate. Noi non vorremmo (e siamo certi che non sia così!) trovarci davanti a una declinazione ciociara dell’orribile caso-Bibbiano (guarda caso, targato PD). Quello che è certo però è che questa Città ospita un numero eccessivo di minori (extra-comunitari o no) in case-famiglie. Un numero esorbitante (sembra pari a un centinaio), che non si concilia con le normali statistiche. Non sta a FdI esprimere giudizi processuali sul caso in sé. Però ancora risuona nell’aria, nonostante la sordina messa dall’Amministrazione, l’eco del business dell’accoglienza di soggetti inqualificabili che nutrono simpatie politiche per il PD e la cricca della sinistra: gli stessi post-comunisti che si atteggiano a “superiori morali”, quando invece hanno responsabilità precise nella gestione affaristica del bisogno».

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Le persone non sono numeri

Secondo il portavoce cittadino di FdI, quanto denunciato dal legale conferma ciò che in molti sostengono da tempo. «Qui non siamo solo davanti a un’amministrazione incapace, inefficiente e insensibile: – dice ancora Abbatecolac’è un regime arrogante e pericoloso. Siamo indignati se ad essere colpiti dalla tracotanza di questo potere sono soggetti così deboli come dei bambini e le loro sventurate famiglie. È inaudito che un Sindaco confessi candidamente di non essere approfonditamente a conoscenza dei fatti e del numero di soggetti, tutti debolissimi, coinvolti. A lui e all’assessore ai Servizi Sociali ricordiamo che le Persone non sono numeri, e che ai bambini va assicurata la massima tutela possibile. Se dovessimo giudicare con il metro di certa sinistra che oggi gestisce – e non amministra- Cassino, dovremmo essere non solo duri, ma anche offensivi».

Vietato ogni diritto di critica

«Non lo faremo. Ma davanti a questo pericoloso regime, – conclude il portavoce di Fratelli D’Italia Cassino – in cui è vietato ogni diritto di critica e in cui si crea l’anagrafe degli oppositori, abbiamo il dovere di chiedere rispetto. Per la verità, ma soprattutto per le famiglie che stanno attraversando momenti dolorosi come questo. Non si gioca con i bambini. In un Paese normale, il Sindaco avrebbe chiesto scusa e si sarebbe dimesso insieme all’assessore, per manifesta incapacità empatica. Su questo, però, siamo pessimisti. Agli involontari piccoli protagonisti della triste vicenda va la nostra solidarietà, e la garanzia della nostra vigile attenzione».

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