«Vogliamo lavorare per la nostra città!»

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«Vogliamo lavorare per la città, ma ci hanno lasciati fuori dai giochi. Nonostante non funzioni nulla«. Tuona l’opposizione, i quattro cavalieri dell’apocalisse dell’assise civica: Giuseppe Golini Petrarcone, Massimiliano Mignanelli, Franco Evangelista e Salvatore Fontana. A quasi due anni dalle elezioni i consiglieri d’opposizione passano in rassegna l’operato della maggioranza, per tutti il risultato è lo stesso: tante parole, pochi fatti. Se non zero. Il Covid non può essere una giustificazione di tutte queste mancanze. «Non siamo qui per mettere voti, – esordisce Petrarcone – non siamo professori e non stiamo a scuola. Ma a dirla tutta quest’amministrazione non raggiunge la sufficienza e ha deluso le aspettative di molti». .

Tre punti

I quattro consiglieri sono un fiume in piena alla conferenza stampa in sala Restagno. Tre punti focalizzano le attenzioni: Manutenzione, Servizi Sociali e Commercio. Oltre a mille progetti annunciati e caduti nel dimenticatoio tra cui: piscina comunale, cittadella dello sport, mercato coperto al Campo Miranda, funivia, riqualificazione della vecchia Cassino, spostamenti del mercato settimanale che non hanno tenuto conto di graduatorie preesistenti, strade all’anno zero, rifiuti sparsi qua e là, sporcizia.

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La città versa in stato di abbandono, qualche annuncio non basta a coprire l’evidenza, sarebbe come mettere la polvere sotto al tappeto, ma in questo caso il mucchio di sporcizia risalta pure sotto al tappeto più pesante. «In questo Palazzo c’è sempre stato un confronto, ognuno ha il suo ruolo, e questo è fuori ogni dubbio, c’è un sindaco che decide e una maggioranza, ma l’opposizione è sempre stata ascoltata e coinvolta – ha sottolineato MignanelliAnche dalla minoranza possono arrivare spunti interessanti, qua dobbiamo pensare alla città, alla comunità, non ai singoli. E’ anche una questione di rapporti umani. Ci sono mancanze sotto gli occhi di tutti, ci siamo fatti avanti una, due, mille volte. Solo porte sbattute. Ma anche noi rappresentiamo i cittadini e quindi quelle porte sbattute in faccia non sono a noi ma ai cassinati».

Lavorare per la gente

«La gente chiede, viene da noi e chiede con chi può parlare, perché ci siano strade a pezzi, rifiuti qua e là, quartieri abbandonati. A volte neanche noi sappiamo cosa dire, perché non sappiamo davvero lo stato attuale delle cose – spiega Franco EvangelistaSiamo qui, ancora una volta, a evidenziare questa situazione perché non passa giorno che la gente non chieda aiuto a noi. E’ frustrante, è non è giusto, soprattutto per i cittadini. La questione dell’ambiente per me è sempre stata una priorità, ora che il sindaco ha deciso di percorrere questa strada io ci sarò, perché è giusto così. Ho sempre voluto lavorare per la gente, altri hanno fatto scelte di poltrona“.

Put e rigenerazione urbana

Fontana spinge e tuona: «Rigenerazione urbana e Put, è tutto pronto e allora andiamo avanti, portiamo in Consiglio. Anche quando sabato ci sono stati problemi con gli assembramenti in centro ci siamo schierati, condividendo le preoccupazioni del sindaco. Ci saremmo aspettati un incontro per capire come agire tutti insieme, invece niente. Ha senso fare il consigliere comunale se si possono dare risposte, ma questo ci è stato praticamente impedito. Non siamo nella posizione di poterlo fare e di certo non per nostra volontà».

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Salera balla da solo

Frecciatine volano sulla “latitanza” dell’ex assessore al Commercio durante tutto il suo mandato, e sull’allontanamento di Maccaro che ha portato uno dei settori diamanti del Comune a vivere, ad oggi, in un momento di profonda crisi: «Avrà le sue motivazioni, ragioni politiche, ma questa è la realtà dei fatti». Insomma, per i quattro, Salera vuole giocare da solo e tenere per sé il pallone, a scendere in campo solo chi vuole lui, a costo di giocare in cinque e senza portiere.

A chi ha fatto notare loro che potrebbe essere comunque una linea politica e che saranno eventualmente i cittadini a giudicare, è stato risposto: «La politica va bene, il sindaco è stato eletto. Ma ai cittadini vanno date risposte e in questo momento di crisi andrebbero ottimizzate tutte le risorse e “usate” le competenze di tutto il Consiglio. Non è campagna elettorale, è vita di tutti i giorni». Un passo strategico per entrare in maggioranza, punzecchia qualcun altro, ma la linea su questo è netta. «Stiamo bene dove siamo, ma vorremmo contribuire. E’ prima di tutto una responsabilità nei confronti della città». E intanto Salera balla e pure fuori tempo.

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