Dopo un periodo di stop, riprendono i lavori lungo via Madonna di Loreto. Lavori che hanno interessato il tratto di “lungo fiume” non solo dal V ponte a salire ma anche il breve tratto a ridosso del ponte della ferrovia. Con benevolenza, noi di CN, abbiamo assistito alla realizzazione delle opere decantate e anticipate dal sindaco.
I grandi lavori e le criticità
A far partire i lavori è stato l’arrivo dei fondi richiesti dalla precedente amministrazione. Per intenderci quella guidata dal Sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Questi lavori iniziati da diversi mesi e tutt’ora in corso avrebbero dovuto riguardare l’intero assestamento della strada in questione. Nonostante le imprecise informazioni del sindaco Enzo Salera in merito alla storia di via Madonna di Loreto, del nostro amato “lungo fiume”, e anche della mancata elencazione dei lavori svolti in passato proprio su quella strada, le criticità da affrontare oggi non sembrano risolte. Al limite, la sensazione che si ha, che siano state tamponate.
Percorrendo ora la via, oltre alla fantastica illuminazione posta non a distanza di sicurezza, ma protetta da apposito guard rail, si nota un vistoso restringimento della carreggiata, causato proprio dai guardrails stessi. Inoltre, tra le diverse criticità persistenti vi era quella di un piccolo ponte dove si congiunge il ramo del Rapido Vecchio. Questo ponte in passato era stato anche chiuso in quanto pericolante. Tutt’ora vi è un vistoso restringimento di carreggiata gestito con segnaletica come un doppio senso alternato.
L’illuminazione
In merito all’illuminazione sorgono diversi dubbi, tra cui la potenza della stessa ed il relativo consumo, oltre al posizionamento ovviamente. Il dubbio relativo all’illuminazione nasce dalla mancanza di un Piano Urbano del Traffico. Infatti, la norma prevede che proprio all’interno di questo piano vengano classificate le strade della città e quindi specificata la potenza di illuminazione per tipologia. Va da sé pensare che l’illuminazione necessaria deve essere giustamente diversa in base ad esempio al posizionamento della strada. La distanza dalla carreggiata, invece è normata dal codice della strada.
La sicurezza
Seguendo ora il percorso, con i guardrails la strada non ha praticamente più le vie di fuga e se qualora dovesse succedere qualche incidente, a nostro parere, potrebbero innescarsi pericolose carambole. Ma anche la scelta di utilizzare da ambedue i lati i guardrails, sempre a nostro avviso, lascia il tempo che trova, oltre ad essere una metodica obsoleta pericolosa per i bikers ed i ciclisti e anche brutta esteticamente.
In questi mesi di lavoro abbiamo potuto assistere a veri propri Geyser improvvisi, ma anche ad olezzi perdurati per giorni. Purtroppo, come fatto notare dai nostri cittadini, non sono mancati i danni accidentali alle linee idriche e fognarie. La strada oggetto di questi lavori, infatti, sul lato fiume presenta la linea idrica, mentre su quella che guarda i campi, vi è la conduttura fognaria.
Le pertinenze
La domanda sorge spontanea, se le condutture sono gestite da un ente terzo (ACEA), chi ripagherà i danni allo stesso? Credo sia il minimo che possa fare il gestore degli impianti una richiesta di risarcimento al nostro Comune…chi pagherà?
Come sempre i soldi in ballo sono sempre quelli pubblici, dei nostri cittadini. Cassino è una città con delle potenzialità enormi, sommerse dal menefreghismo della politica brava a prendersi gli applausi durante un’annunciazione sensazionale e irresponsabile nei confronti del cittadino che meriterebbe sempre il massimo.