Perché Sanremo è Sanremo…anche a Cassino

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A parte il cantare (vero o presunto…), che cos’hanno in comune Ferro, Ligabue, De André, De Gregori, Nannini, Cremonini, Venditti, Carboni e Bennato? Nessuno di loro ha mai partecipato al Festival di Sanremo. Se non come ospite. Come cantava per l’appunto Bennato 40 anni fa: “Sono solo canzonette…”. Ma così non è, in realtà, per l’inclito pubblico italiano, che si fa cogliere dallo “sturbo” all’idea di dover rinunciare alla kermesse dell’ “Ariston”, con o senza pubblico. Basta che si canti, insomma; che si ringrazi per i fiori; che si voli nel blu.

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Uomini Soli

Per adeguarsi al tema sanremese di questi giorni, la Giunta di Cassino (composta infatti per lo più da “Uomini soli” in senso politico e di distacco dalla realtà amministrativa) ha deciso di dare un’accelerazione esponenziale a una bella iniziativa. Una serie di collegamenti liguri (se in loco o in sede non si sa, ma non fa nulla, tanto qui è come Odeon: tutto quanto fa spettacolo) con valorizzazione mediatico-telematico-taumaturgica di band giovanili, emergenti e/o attempate. Preventivo, una sciocchezzuola: 10.000 euro, compresi ricchi premi e cotillon. Non a carico del Comune di Cassino (e meno male), ma -se accolto- il contributo arriverà addirittura dal Presidente del Consiglio Regionale. Certo Mauro Buschini.

Tutti possono chiedere

Naturalmente, anche il signor Mario Rossi, cultore delle traduzioni dal sanscrito all’aramaico, potrebbe fare al Comune di Cassino una richiesta analoga. Il Comune fa solo “da tramite” fra la Regione e il destinatario eventuale del contributo. Esiste però il ragionevole dubbio che se Mario Rossi avesse presentato un progetto su “Gli incunaboli del Fancazzistan e la Caduta degli Angeli Ribelli” in data 11 febbraio 2021, difficilmente avrebbe visto la Giunta convocata prima del Giugno del 3023. Invece, l’efficienza dell’amministrazione Salera è sconvolgente. Usufruendo di tecniche quantistiche ancora ignote, hanno inoltrato la richiesta a chi di dovere in tempo reale, poiché “ne ricorrono i presupposti d’urgenza di cui all’art. 134 del D.Lgs. 267/2000”.

Il nocciolo della questione

Questo è il punto: ognuno ha il diritto di chiedere contributi e patrocini per i progetti più bislacchi. Ora, a parte il fatto che ci aspetteremmo da un’amministrazione almeno una funzione di filtro per limitare le sciocchezze (non sono tali né l’iniziativa sanremese, né quella di Mario Rossi, sia chiaro), soprattutto in questo periodo, quello che colpisce è la tempestiva adesione al progetto di base canoro-gossippara. Se fossero così efficienti nel deliberare su fatti seri che riguardano direttamente la Città (manutenzione, sanità, contesto sociale…) avremmo fatto tombola. Ma si sa: Sanremo è Sanremo…anche a Cassino.

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