Su proposta dell’Assessore alla Coesione sociale, Luigi Maccaro, l’amministrazione ha stabilito che nel quartiere San Bartolomeo è prioritario creare un centro di aggregazione giovanile. Il fine è quello di dare una risposta forte al bisogno di socialità che investe soprattutto i ragazzi. E’ stato approvato il progetto “La Casa di Willy” ed è stato individuato l’immobile, una struttura utilizzata nel passato come centro anziani. Poi per diversi anni occupata abusivamente ed infine abbandonata a sé stessa.
L’attenzione alle periferie
«Sono particolarmente soddisfatto di questa iniziativa – afferma il Sindaco Salera – in primo luogo per la scelta del quartiere San Bartolomeo che conferma quell’attenzione alle periferie che la nostra Amministrazione ha posto tra i suoi obiettivi prioritari. In secondo luogo perché intitolare un centro di aggregazione giovanile a Willy Monteiro significa rendere viva la testimonianza di un ragazzo generoso e coraggioso, che ha pagato con la vita il suo essere contro la violenza, il razzismo, l’odio verso il diverso. Sentimenti che purtroppo ancora serpeggiano anche nella nostra città».
Motore per l’aggregazione giovanile
Il centro di aggregazione giovanile “La Casa di Willy” per l’amministrazione sarà un motore per la promozione di tante attività rivolte ai ragazzi. «Laboratori, giochi, sostegno scolastico – spiegano dal Comune – e invito alla lettura, educazione all’uso dei new media ma anche gioco libero perché saranno i ragazzi stessi a inventare attività per rendere più felice un tempo libero spesso fatto solo di smartphone».
La gestione
La gestione sarà affidata ad una o più associazioni del Terzo settore che saranno selezionate tramite un avviso che sarà pubblicato nel mese di gennaio. L’obiettivo è coinvolgere una rete di organismi con esperienza nel campo dell’educazione non formale che possano collaborare attraverso la costituzione di un comitato di gestione. Nel frattempo si procederà ad una sistemazione dei locali in modo che possano accogliere adeguatamente i ragazzi e le attività.
«Un centro di aggregazione giovanile è una risposta educativa importante al bisogno di socialità che c’è in questo tempo – dichiara l’Assessore Maccaro – reso ancora più difficile dalla pandemia. In maniera particolare nel quartiere San Bartolomeo dove le Istituzioni sono state spesso assenti. L’unico presidio educativo è costituito dalla Parrocchia che vogliamo affiancare con questa iniziativa per dare una prospettiva al tempo libero dei ragazzi. Sono convinto che sarà un seme capace di far germogliare tante nuove iniziative sulle quali troveremo il modo di coinvolgere la Regione ma anche i privati che hanno a cuore il benessere sociale del quartiere».
I giovani del servizio civile
A collaborare con “La Casa di Willy” saranno anche i giovani del servizio civile attualmente in forza al Comune di Cassino. Alcuni di loro, quelli appartenenti al progetto “Comunità che cresce”, hanno già realizzato durante la scorsa estate un piccolo centro estivo. Coinvolgendo diversi bambini del quartiere.
L’Università e la cultura
Nella delibera la Giunta ha stabilito di voler coinvolgere anche l’Università di Cassino. L’obiettivo è quello di condurre un lavoro di ricerca sociale sui bisogni dei giovani e sull’analisi della condizione giovanile nel nostro territorio.
«”La Casa di Willy” è un’ulteriore tessera di quel puzzle – ha aggiunto l’Assessore alla Cultura Danilo Grossi – che si va componendo insieme al Palazzo della Cultura, alla casa rifugio “Essere libera” appena inaugurata. Una serie di luoghi che testimoniano la ricchezza sociale e culturale della nostra città».
“La Casa di Willy” sarà inaugurata entro la prossima primavera.