L’immacolata concezione della corsia ciclabile

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Come l’Immacolata Concezione rappresenta uno dei dogmi principali della Chiesa Cattolica, la corsia ciclabile, all’inizio “venduta” per pista, era principio fondamentale e indiscutibile dell’amministrazione Salera. Nel senso che era stata concepita senza peccato originale. Nonostante “todo el mundo“, lo scriviamo in spagnolo perché rende veramente di più l’idea, cercava di fargli capire che già ad occhio c’era qualcosa che non funzionava. E che soprattutto non era una corsia ciclabile funzionale, ad una città come Cassino.

Ovviamente le cheerleader social dell’amministrazione, ben ammaestrate come sempre, si erano sempre prodigate nel dire che questa era la più bella corsia ciclabile del mondo. Offrendo ad esempio città come Milano, Valencia, Copenaghen, Vienna. Insomma, con tutto il rispetto, località che nulla hanno a che vedere con Cassino. Ma ripercorriamo le tappe di questa stramba e bizzarra vicenda.

E all’inizio fu pista ciclabile

Erano i primi di settembre, in quel clima “caldo”, coda di un’estate di questo 2020 “infinito”, tra le mille problematiche e questa pandemia che affliggono la nostra città, quando gli attuali amministratori annunciarono la messa in opera di una “pista ciclabile”. Il MINCULPOP (Ministero della Cultura Popolare), l’organo addetto alla propaganda di regime, non attese molto ad uscire con slogan e post, dimostratesi poi incoerenti e poco veritieri.

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Salera e “la pista ciclabile”

Sembra un titolo fiabesco, come anche il contenuto del post a nome del sindaco farebbe invidia anche ad Esopo. Ma invece è proprio l’incipit di una storia, breve ma intensa, culminata con l’ennesima figuraccia firmata da Salera.

Era il 3 settembre e il sindaco o chi per lui annunciò infatti – “Come promesso, sono iniziati oggi i lavori per la segnaletica orizzontale della #Pistaciclabile che stiamo realizzando nel centro di Cassino. Voglio ringraziare in questa occasione le tante associazioni che in tutti questi anni hanno lottato per realizzare piccolo, grande sogno. E anche grazie a loro, oggi a Cassino, la ciclabile diventa realtà”. Questo post scatenò una serie di dubbi amletici e non, che si tramutarono nell’immaginario collettivo in un fiabesco drago che iniziò a “vomitare” commenti negativi come fossero palle infuocate. Rendendo il sindaco palatino indifendibile di un regno che sempre meno gli appartiene.

Sir Carlino e il soldato Consales

A dare manforte a Salera contro la “desolazione di Smaug” generatasi da quella poco fortunosa idea furono proprio il vicesindaco Carlino e il soldato scelto Consales. Foto da copertina, slogan, alcuni post, ma anche frammenti di leggi “sgooglati” a caso ed opportunamente commentati sotto le infinite domande dei cittadini. Infatti, fu proprio Sir Francis, il vice del reggente, a smentire ciò prontamente postato dal sindaco e ad iniziare a chiamare per nome la nefandezza conclamata: “la corsia ciclabile”.

L’inizio dei lavori sulla Corsia Ciclabile

Gli orchi di Cassino Notizie

Nonostante gli insulti dei tifosi contro quei cittadini che liberamente protestavano, anche con appellativi come “sciacalli”, l’esercito di orchi del nostro Blog ha seguito con attenzione e puntualizzato sin da subito tutte le criticità. In primis contestando la “pista ciclabile” a seguito del post del reggente. (Leggi Ciclabile, la cittadinanza “pista” l’amministrazione). Poi la “corsia ciclabile” così come enunciata dal vice. (Leggi Salera, Carlino e pista che non c’è). ed infine contro la rivoluzione in atto annunciata dal soldato Consales (Leggi Salvate il soldato Consales).

La notizia Striscia lontana

Passano i giorni ed i mesi, il vociare non si placa, basta poco per riaccendere il dibattito sulla pseudo pista ciclabile, che facilmente riesce a travalicare qualsivoglia argomento. Nonostante vi siano tra “il pescato del giorno” temi scottanti come Wellcome to Italy, le firme false e la presunta corruzione elettorale che pendono sul nostro scenario politico come spade sorrette da fili sottili come capelli. Il 20 di ottobre, sommessamente, si viene a conoscenza di un’inviata del noto programma “Striscia la notizia”. (Leggi Striscia…sulla pista ciclabile). La notizia rimbalza in ogni dove, sui giornali locali e sui social media. Tanto da far scomodare il MINCULPOP del sindaco che invano “mette le mani annanz per non carir arret”. Un post scollegato dalla realtà che in ogni cittadino ha generato ansia ed incredulità. Un tentativo di buttare in caciara un argomento caro a tutti, perché va detto: Cassino vuole la pista ciclabile.  

Chiara Squaglia nel servizio sulla Corsia Ciclabile andato in onda ieri

La figuraccia è servita

Come già altre volte negli ultimi tempi, purtroppo, la nostra città è il piatto caldo del menù di questo ristorante a zero stelle della nostra classe politica. Su di un vassoio d’argento, ieri viene mandato in onda il preannunciato servizio. A scadere nel ridicolo a nostro avviso, sono esclusivamente i nostri amministratori. ( Leggi Striscia la Notizia: «Corsia ciclabile bizarra, pericolosa e non a norma). Cassino è come una bella, va tutelata e salvaguardata. Viene da pensare molto sull’operato di questi personaggi, il problema non è l’errore, bensì l’ostinarsi a perseverare nello stesso. I nostri genitori, ci hanno insegnato, purtroppo non a tutti, ad ascoltare sempre e a non avere pregiudizi. A sbagliare si sbaglia tutti, ammettendolo si apre un dialogo, ma se si persevera la responsabilità è solo ed esclusivamente di chi amministra. In questo caso.

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