Cassino, al buio la frazione di Sant’Antonino

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Dopo alcune zone della frazione di Caira, del centro cittadino e di Sant’Angelo in Theodice, le luci si spengono anche a Sant’Antonino. A denunciare l’accaduto alcuni residenti che proprio in questo week-end sono rimasti al buio. E’ più di un mese che alcune zone della città di Cassino sono senza illuminazione pubblica, nonostante qualcuno pensi ancora a fare propaganda, annunciando l’arrivo di finanziamenti in questo settore, più che a risolvere le criticità in essere. Vedi quelle appunto accadute sia in centro che nelle periferie di Cassino.

Avvolti dalle tenebre

Inutile parlare di efficientamento energetico, messa in sicurezza e sostituzione di decine di pali della luce se poi la città è avvolta dalle tenebre. Quanto accaduto nella frazione di Sant’Antonino, purtroppo è soltanto l’ultimo episodio e chissà quanto ci vorrà per riuscire a risolvere questa criticità. «Siamo una frazione abbandonata – ha commentato un residente – al buio e ci convinciamo sempre più che stiamo diventando un set da film horror. Si parla sempre di attenzione verso le periferie e questi sono i risultati». Questa è solo l’ultima testimonianza dopo le proteste dei cittadini di Sant’Angelo in Theodice, di Caira e del centro cittadino (ad esempio via Ponari e via Virgilio per citare i casi più eclatanti).

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Interventi indispensabili

Sul black-out dell’illuminazione pubblica nella frazione di Sant’Antonino è intervenuto il consigliere comunale Luca Fardelli. «L’illuminazione pubblica, soprattutto, nelle periferie – ha detto Fardelli – rappresenta un deterrente per la micro criminalità. Lasciare intere strade al buio, infatti, rappresenta un pericolo serio. Non solo per l’incolumità delle persone, ma anche mettere alla mercé di malintenzionati le abitazioni della zona. Già vessata dai furti. Credo sia indispensabile un celere intervento, come del resto anche in altre zone della città al fine di ripristinare la normalità. E quindi “riaccendere la luce” sul territorio».

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