Addio a Diego Maradona, l’oro di Napoli

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Paralizzato davanti alla tv vedendo passare le immagini del proprio idolo. E ritrovarsi a piangere senza nemmeno accorgetene. Le 17 e qualche minuto del 25 novembre saranno una momento indelebile che non dimenticherai (forse nessuno la scorderà). Come quelle 17 del 10 maggio 1987 quando le lacrime erano di gioia e Maradona era, per tutti i napoletani, Dio in terra. Oggi essere napoletani, tifosi e non, è difficile. Diego in Italia non è stato solo calcio. Diego è stato l’oro di Napoli. Il pibe de oro adorato e si, speriamo che il clero non ce ne voglia, anche glorificato. Ed essere un uomo di mezza età che ha vissuto tra l’adolescenza e la giovinezza l’epopea calcistica partenopea, questa notte sarà veramente terribile.

Maradona è stato tante cose

Maradona è stato tante cose, “el dies“, “la mano de Dios“, “il gol del secolo“. Diviso tra Italia e Argentina. Due case sempre pronte ad accoglierlo. Nel bene e nel male. Ma è stato anche capace di dividere l’Italia. Pro o contro Diego, per la cocaina e per quell’Italia-Argentina, giocata proprio a Napoli il 3 luglio 1990. Dove lui e Caniggia spensero la magia di quelle notti mondiali. «Io, napoletano, ho tifato Maradona, non per l’Argentina né contro l’Italia». Il tutto in una frase. I commenti sono superflui. Diego è stato anche questo. Ma soprattutto il giocatore che se lo “incontri” durante lo zapping quotidiano, non c’è niente da fare. Non ti stanchi mai di rivederlo.

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Gli faccio gol lo stesso

È stato fonte di ispirazione. Proprio cosi, come lo sono stati i più grandi artisti della storia. Anche se non è stato un modello sia fisicamente che sotto altri aspetti. Dicono che abbia avuto molti falsi amici, Diego. Eppure la sua anima ancora oggi che non è più di questo mondo sembra essere più pura di tante altre. In campo è stato straordinario, fuori non ha mai avuto paura di mostrare le sue fragilità. Sempre a testa. In cerca di un compagno, di un amico vero, con cui parlare la stessa lingua.

Oggi ti salutiamo Diego. Ti lasciamo andare dove ti sarà consentito accedere. Ma siamo sicuri che giunto alle porte del paradiso ci potrà essere anche Dio in persona ad accoglierti. E In quel momento ti volterai verso Napoli e attento a non farti sentire sussurrerai: «Tanto gli faccio gol lo stesso».

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