«L’unità del centro destra, l’individuazione del centro sinistra come unico avversario da sconfiggere, deve essere la priorità della Lega nel suo insieme ed in tutti i contesti», esordisce così, senza mezzi termini il vice coordinatore provinciale della Lega, Paola Carnevale.
«Non servono divisioni, veti incrociati, – spiega Carnevale – non serve rivangare cose passate che appartengono solo al passato. La Lega che è presente nelle Istituzioni, esprimendo a Cassino un consigliere regionale, due consiglieri comunali, oltre la vice coordinatrice provinciale è, di fatto, la guida “istituzionale e programmatica” del centrodestra».
Problematiche su cui lavorare
«Un centro destra aperto a tutte le forze politiche e civiche: dialogante e inclusivo, che deve seguire regole precise. Prima fra tutte, – dice il vice coordinatore provinciale della Lega – il rispetto dei ruoli assegnati all’interno del partito. A nulla giovano sterili polemiche, tentativi di delegittimazioni ed ipotetiche visioni di un ritorno al passato. Pensiamo e costruiamo un nuovo modello che faccia tesoro degli errori trascorsi e guardi al futuro. Ci sono problematiche su cui lavorare tutti insieme, ognuno esercitando il proprio ruolo per il bene della città. Cito alcuni esempi, oltre naturalmente la pandemia: il disagio giovanile, la crisi delle attività economiche, il “Nocione” con il devastante impatto ambientale, la sanità, la situazione scolastica ed altro».
In poche parole bisogna lavorare concretamente per “il benessere e la sicurezza della collettività”. Per far questo occorre il massimo dell’unità. Della compattezza e della competenza. Mi rivolgo a tutti gli amici della Lega: “La Lega si serve ma non ci si serve“. Ritroviamoci in armonia e unità sulle cose da fare per la nostra città. Ribadisco l’avversario da sconfiggere democraticamente è questa amministrazione!»
Un appello accorato quello del vice coordinatore provinciale del Carroccio, Paola Carnevale dopo le recenti polemiche che hanno coinvolto tutto l’apparato del Carroccio. Un invito ad andare oltre i personalismi e le ripicche per dare un contributo serio e concreto ad un progetto unitario in grado di mettere al centro di tutto il bene della comunità.
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