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Apri, chiudi, chiudi, apri: confusione in Comune

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Che la lotta al Covid 19 e alla sua diffusione sia la priorità è veramente scontato. Ma gli ultimi atti del Comune di Cassino sono talmente in contraddizione tra loro che servirebbe sicuramente un pò di chiarezza. Delle due l’una: o nell’ente di Piazza De Gasperi la mano destra non sa quello che fa la sinistra. Oppure le idee sono poche e, come al solito confuse.

Premesso che l’ordinanza restrittiva su alcune strade del centro cittadino sia stata un atto sacrosanto. Qualcuno dice: forse un pò tardivo. Noi per una volta ci accontentiamo. Quello che però suscita il nostro interesse è la visione di questo provvedimento nell’ottica degli altri atti partoriti dal Comune prima e dopo.

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Niente Mercato

Come sappiamo il Sindaco Enzo Salera aveva comunicato, attraverso i suoi profili social, l’impossibilità di svolgere come ogni sabato il mercato settimanale. Citando una perversa interpretazione delle norme espresse ne nuovo DPCM del Presidente Conte.

«nelle giornate festive e prefestive – diceva Salerasono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole”. Poiché il sabato è giorno prefestivo, nella nostra città sarà possibile dal prossimo 7 Novembre autorizzare SOLO IL MERCATO DELL’ORTOFRUTTA in piazza ex Miranda. Per fugare ogni possibile dubbio, mi sono consultato con la Prefettura che mi ha confortato circa la giustezza della interpretazione del decreto del DPCM».

Ammesse tutte le opinioni plausibili e immaginabili sul far svolgere o meno il mercato. Era evidentissimo che nel DPCM non si parlava di questa tipologia di commercio. Le dicitura è chiarissima, soprattutto perché è espressa in lingua italiana: «sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati». La parola “mercati” sicuramente intendeva un’altra tipologia di attività commerciale, quella dei mercati coperti e non di certo quelli settimanali che si svolgono all’aperto nei centri cittadini. Anche perché, permetteteci, in quest’ultima tipologia di mercati avete mai visto farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi ed edicole? NO.

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Uno scorcio del mercato settimanale

Salera smentisce Salera

E’ possibile, però, che l’amministrazione non intendeva far svolgere il mercato settimanale appellandosi ad una interpretazione un pò, come dire, naif del DPCM. Viste anche le forti polemiche sugli assembramenti del sabato mattina. Della serie: accontentiamo i cittadini e diciamo agli ambulanti: «Non ci possiamo fare niente, è colpa del governo». Una vittoria semplice. Alla fine però i nodi vengono sempre al pettine. Ed ecco Salera che smentisce se stesso.

«Il Sindaco, Enzo Salera, – annuncia un comunicato – comunica che, oltre ai prodotti alimentari di piazza ex Miranda, anche il mercato settimanale dei prodotti “non alimentari” (abbigliamento, calzature…), a partire da sabato prossimo, si terrà regolarmente. Infatti, una nota del Ministero dell’Interno, esplicativa del punto “Centri commerciali e mercati (art.1, comma 9,lett. ff.), a proposito dei mercati chiarisce che la loro chiusura riguarda esclusivamente “i cosiddetti mercati coperti e non anche quelli all’aperto».

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