Che la nostra città avesse un grave problema politico era evidente già da tempo, ma l’operato, anzi il mancato operato, dell’amministrazione Salera ne è di fatto la conferma. E sicuramente l’unica vera rivoluzione in atto è quella delle chiacchiere.
Che negli ultimi anni la politica nel nostro Paese avesse preso questa discutibile piega di “facciata” è cosa nota. Cassino non fa eccezione. Ad aprire le danze sdoganando il nuovo sistema di “propaganda costante” stile MINICULPOP, nella nostra città è stata proprio l’attuale amministrazione.
L’inconsistenza politica e la potenza mediatica
Questi anni di crisi politica permanente si sono manifestati nella nostra città con sintomi chiari e facilmente distinguibili. La proporzionalità inversa tra la potenza mediatica di chi governa e la politica “fattiva” è evidente e non basta molto per rendersene conto. Maggiore è l’espressione mediatica e minore è la consistenza di ciò che si è fatto. In “matematica” il rapporto tra x (potenza mediatica) e y (politica fattiva) devono dare sempre un prodotto costante C (risultati visibili in territorio urbano).
In questo momento a Cassino questo rapporto è di fatto sbilanciato a discapito della potenza mediatica. Un dibattito politico povero e triste, dove Cassino subisce e osserva come se fosse fuori dai giochi.
Questo è lo scotto che la nostra città paga tutti i giorni. Come una leonessa pronta per essere fecondata che osserva i due Leoni contendersi la leadership del branco consapevole che nella testa di questi ultimi vi sia solo ed esclusivamente il fine di dominare la scena. Cassino osserva, piange, richiama di continuo quell’attenzione a Lei da anni negata e mentre per i Leoni la natura farà il suo giusto decorso ed il maschio vincente darà seguito alla sua dinastia. Per la nostra città rimane solo l’esilio nel cuore dei propri cittadini liberi da queste dinamiche politichesi.
La grande Tristezza
Dopo il noto successo cinematografico “la Grande Bellezza” a Cassino sono in corso le riprese del nuovo capolavoro firmato Salera, ahinoi, “La grande Tristezza”. Una città affossata dai problemi ambientali, urbanistici, completamente abbandonata. Nota nella Nazione solo per essere di fatto un “concentrato” di polveri sottili. Basta vedere ad esempio il trend delle PM 2.5 da dicembre 2019 a Gennaio 2020, e per le sue vicissitudini giudiziarie come la famigerata inchiesta “Welcome to Italy” o l’ultima relativa alla “corruzione elettorale”.
Nel tempo, questa condizione, sta ponendo in secondo piano anche la nostra abbazia sempre meno visitata dai turisti.
Il politichese emerge con facilità estrema ogni qualvolta i gruppi politici si scontrano. È assurdo giustificare il “non operato” degli uni o degli altri e peggio ancora se l’uno fa notare un problema, forte anche di quale sia l’espressione del popolo, non si risponde alle domande e si ribatte evidenziando le “non scelte” fatte in passato. Quello che noi cittadini viviamo e vediamo è “un cane che si morde la coda”, il “bue che dice cornuto all’asino”. Non vi è lucidità in alcuna risposta ma solo la boriosità tipica di chi pensa “ho vinto io e comando io”.
La rivoluzione e la politica
Una rivoluzione nella nostra città “martorizzata” non avrà mai un colore politico e questi ultimi anni amministrativi lo dimostrano. I cittadini, che seguono la “politica” cassinate, sono sempre più scoraggiati e il loro vociare sempre più espressivo. Domande semplici, dubbi e perplessità attanagliano sempre più le loro menti. Si discute ovunque, si esprimono opinioni e pensieri degni dei “caffè” di un tempo. Dietro questi politicanti c’è un mondo di menti fervide. Un substrato fertile estraneo agli interessi che da tempo satellitano dietro l’attuale classe politica.
Domande semplici come: “come mai il comune non si sia dichiarato parte civile nell’indagine welcome to italy” o anche “come mai il sindaco non parla e non prende una posizione netta riguardo l’indagine relativa al voto di scambio” o “come mai prima di fare strisce blu e corsie ciclabili non si sia approvato un PUT” o “come è stato possibile tagliare tutti quegli alberi“. Non hanno risposta. Per il resto è in atto solo ed esclusivamente una rivoluzione delle…chiacchiere