Cassino ciclabile: salvate il soldato Consales

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Silenzio. Parla Riccardo. C’ha provato in tutti i modi l’amministrazione comunale a far digerire alla città la fantomatica pista ciclabile. Si, perchè pista proprio non lo è. Sui social, per strada, nelle piazze in molti sono rimasti perplessi sulla nuova corsia per le biciclette dipinta sul manto stradale di Cassino. E forse il Sindaco, il vicesindaco, dopo le tante rimostranze hanno deciso di non parlare più direttamente della tematica. Si sono affidati al soldato più fidato. Silenzioso, diligente e anche abbastanza preparato. Di fatto hanno gettato nella mischia una terza persona, in modo da non rispondere direttamente ai duri attacchi della città, delle associazioni, della politica. Si sono tolti dalle botte, come si suol dire. A Riccardo Consales il compito di far digerire a tutti l’idea, se così si può chiamare, ciclabile dell’amministrazione. A chi gli vuol bene, dunque, salvate il soldato Consales.

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Propaganda MINCULPOP

Ecco dunque che dopo le tante critiche e la condanna dei social, magicamente il buon Riccardo presenta il progetto della pista ciclabile (vera) che collegherà la città al campus universitario della Folcara. Quindi, nonostante le tantissime criticità sollevate durante la riunione con la consulta dell’ambiente, la neo giunta sembra continuare unq linea propagandistica stile MinCulPop. Mentre il piano della mobilità ciclabile orfano di un piano urbano del traffico viene imposto senza fronzoli. Il popolo è sempre più perplesso soprattutto assetato di quella trasparenza che più volte non è stato di certo un vezzo dei “saleriani”.

Sensibilizzazione e informazione: queste sconosciute

Oltre ciò che è stato evidenziato dalla consulta, ovvero l’assenza di un PUT, la totale mancanza di sensibilizzazione ed informazione. (Leggi anche Consulta dell’ambiente, le associazioni incalzano su Nocione e corsia ciclabile). Ma anche la parziale applicazione delle nuove norme, i cittadini continuano a porsi domande e a chiedere spiegazioni che questa amministrazione, vista la bacchettata mediatica, evita ancora oggi di dare. Con rispetto per i ragazzi universitari, che meriterebbero collegamenti 2.0 con mezzi elettrici e servizi dedicati e non monopattini, è incomprensibile il motivo per cui si sia data priorità a pianificare questo pezzo di pista ciclabile a servizio dell’università.
Dopo le luci sulla ciclabile, mentre mezza città è al buio, ora anche una pista ciclabile fine a se stessa e delle inutili strisce per terra. Ma intanto, però, cercate di salvare il soldato Consales.

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