Marino: «Amministrazione molto superficiale sulla riapertura delle scuole»

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«Quando vengono chiamati “dilettanti allo sbaraglio”, i signori (e le signore) della maggioranza si inalberano (non ho scelto a caso il verbo)», ci va giù pesante l’ex consigliere comunale Fabio Marino. Ed a scatenare “l’ira funesta” del sergide Fabio le criticità riscontrate a Cassino per l’inizio dell’anno scolastico, che inizierà ufficialmente, dopo l’annuncio del Sindaco Enzo Salera di stamattina, il prossimo 24 settembre 2020.

La maggioranza farfuglia

« Ancora una volta – ha detto Marinodimostrano che loro con un’amministrazione seria ed efficiente ci entrano come i cavoli a merenda. Non ho parole per la spaventosa superficialità con cui stanno trattando il problema della riapertura della scuola. Capisco che cercano di superare i loro maestri Zingaretti e Conte: ci stanno riuscendo. Il rinvio dell’apertura al 24 settembre non ha colto nessuno di sorpresa. Tranne loro, che scoprono per bocca del vicesindaco (l’uomo da esporre per prendersi le bordate) la necessità di “riaprire in sicurezza” le scuole. Ma che novità! Nonostante la resa di alcune scuole (come la “Pio Di Meo”) in cui non esistono fisicamente gli spazi per adeguare l’insegnamento alla normativa anti-Covid19, la maggioranza farfuglia».

E ha rincarato la dose:«Diciamola tutta: all’emergenza-scuola questi geniali Montessori hanno preferito dedicarsi ad amenità come la cosiddetta pista (in)ciclabile e le illuminazioni a giorno del lungofiume. I problemi, quelli veri, li scansano tutti. Però, i nodi vengono al pettine. Questa gente sarà responsabile della trasformazione di un disastro educativo in una catastrofe educativa. Ma possibile che in sei mesi non si siano resi conto della carenza di spazi nei plessi scolastici? Di che cosa hanno parlato mentre inauguravano in pompa magna manifestazioni pseudoculturali e negozietti degli amici? La triste realtà è un’altra: ci sono scuole in cui si abbattono gli alberi, e scuole che non sono in grado di ripartire».

L’uomo di Pico e la scuola Diamare

«Lo capiscono, o serve un disegnino? – tuona ancora MarinoE siccome il male ha radici lontane, un ringraziamento particolare lo si deve all’uomo forte dell’amministrazione Salera: l’assessore Danilo Grossi. Già, perché l’uomo di Pico pensò bene di cedere, anni fa, la scuola “Diamare” al Tribunale di Cassino: una scelta sciagurata. Nessuno lo fermò, nessuno pensò che il declino di quella scuola potesse essere solo temporaneo (come poi si è rivelato). Il risultato netto di quella dissennatezza amministrativa è che oggi due Circoli sono compressi nello stesso edificio e il Comune non riesce a fornire spazi adeguati per la didattica. Certo, ci vuole molto impegno, ma i bambini ne hanno diritto. A questo punto, non possiamo avere fretta, visto che ciò che andava fatto non è stato fatto, ma una soluzione civile per i nostri figli la vogliamo. E, se non la troveranno loro, stiano tranquilli: in un modo o nell’altro la troveremo noi, e qualcuno ne risponderà».

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