Il Teatro Manzoni, il Sindaco e la sindrome di Carlo Maria

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Non pensavamo che potesse esistere la sindrome di Stoccolma al contrario. Questa volta non è la vittima ad innamorarsi del carnefice, ma è uno dei carnefici a continuare a camminare sulla via della vittima.
Il sindaco Enzo Salera, uno dei carnefici insieme con i dissidenti di Forza Italia, gli ex leghisti per caso e qualche altro “insospettabile” dell’amministrazione D’Alessandro, continua imperterrito a portarne avanti il lavoro (Il Teatro Manzoni). E anche questa volta, purtroppo per lui, lo fa, come si dice in gergo, con le budella in mano.

Nella foto che lo ritrae con il bicchiere in mano per festeggiare la firma della concessione del Teatro Manzoni alla società Radiocassinostereo, indossa la divisa di ordinanza, la polo rossa con il pantalone color crema, e non accenna nemmeno ad un timido sorriso. Ricordiamo le battaglie, che aveva condotto con l’opposizione extraconsiliare dell’attuale consiglieri di maggioranza Renato De Sanctis, contro il bando per l’assegnazione del Teatro Manzoni. Segnalazioni all’anticorruzione, esposti alla Procura della Repubblica, urlavano che il bando era tutto sbagliato che doveva essere ritirato.

La procedura a questo punto è corretta

Ora bicchieri di plastica in mano con tanto di spumante, Salera festeggia la concessione del Teatro Manzoni. Portando a termine la procedura che aveva iniziato, a questo punto dobbiamo dire correttamente, Carlo Maria D’Alessandro.
Dopo il flop sui lavori delle scuole, colpevolmente in ritardo, e che aveva tentato di attribuirsi come merito, salvo poi essere sbugiardato dall’ex sindaco che aveva tirato fuori le approvazioni dei progetti risalenti al periodo marzo-aprile del 2018 e l’assegnazione di Fondi avvenuta sempre a dicembre 2018, con l’emanazione del decreto definitivo a marzo 2019 quando l’amministrazione era ormai decaduta, adesso un’altra tegola si abbatte sul suo orgoglio. E si tornerà a parlare di continuità amministrativa. Come può a distanza di un anno quello che era tutto sbagliato trasformarsi nella giusta soluzione? Un altro mistero della fede.

La sindrome…. di Carlo Maria

Il Teatro Manzoni viene assegnato così come aveva programmato e previsto la passata amministrazione. Siamo sicuri che quello spumante sarà sceso giù per l’esofago con molta difficoltà. Da adesso in poi, però, nei libri di medicina ci sarà accanto alla sindrome di Stoccolma quella diametralmente opposta, chiamata “la sindrome di Carlo Maria“.

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