Emilia Ferraro: «Serve una visione sul futuro di Cassino»

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È la figlia del compianto sindaco di Cassino Antonio Grazio Ferraro, per tutti Totonno, che ha governato la città in periodi diversi per oltre 10 anni. Il più longevo dei sindaci della città, assessore e consigliere comunale per più di quarant’anni, e per otto anni Presidente della Provincia di Frosinone. Emilia Ferraro ha sposato il progetto civico di Liberi e Forti. Le abbiamo rivolto qualche domande sulla situazione politica della città e sul futuro del centro-destra.

In una recente intervista un suo compagno di avventura politica nel movimento Liberi e Forti, Carmine Di Mambro, ha voluto precisare in maniera perentoria che non si fanno accordi con i “traditori”. Lei è d’accordo?

«Assolutamente si. Non posso che concordare in pieno con quanto sostenuto dall’amico Carmine Di Mambro; il centro-destra a Cassino va ricostruito chiedendo alle menti perbene e pensanti di questa città di dare il loro forte contributo ed il nostro progetto civico è il contenitore giusto».

Quindi secondo lei non può esserci spazio per coloro che sfiduciarono l’amministrazione di Carlo Maria D Alessandro?

«Non si può pensare di mettere in vendita la propria dignità. Ciò che è successo nel 2019 è un esempio della più grande schizofrenia politica, e bisogna dire che spesso il centro-destra in questi momenti di disorientamento ci cade spesso. Consegnare la città ai propri avversari politici solo perché non si sono visti soddisfatti i propri interessi personali, calpestando quelli che invece sono gli interessi comuni e il bene del cittadino, è inaccettabile. Il mio appello è soprattutto al mondo civico, a quello giovanile ed anche a quegli amministratori coscienziosi che negli anni si sono messi al servizio del bene comune».

Una città senza visione

Capisco che la domanda può essere particolare, ma cosa avrebbe pensato suo padre delle vicende del 2019?

«Vede, io sono cresciuta politicamente nel mito di mio padre e soprattutto guardando la crescita ed anche, purtroppo, la caduta di un grande partito come la Democrazia Cristiana. Una cosa ricordo con grande precisione: la lealtà verso gli elettori. Principi come la coerenza verso il proprio progetto politico, l’assunzione di responsabilità una volta eletti in consiglio comunale sono capisaldi inderogabili, che non si possono calpestare per nessun motivo. Ed è questo forse l’insegnamento politico più importante che ci hanno lasciato gli uomini della generazione di mio padre».

Sul fronte invece dell’amministrazione Salera che cosa pensa di oltre un anno di governo?

«Questa città ha bisogno di certezze, di una classe dirigente nuova e giovane, affiancata dall’esperienza di chi ha saputo sempre tenere la barra dritta senza cedere agli interessi di bottega. Questa amministrazione è complementamente assente su molti temi.
Temi delicati come la sicurezza nella nostra città, la situazione sanitaria del Santa Scolastica, l’assenza di una vera offerta formativa in ambito culturale, lo stato di abbandono dei servizi sociali. Tenuti in piedi solo dallo spirito di abnegazione di pochi dipendenti e molti volontari.
Ma quello che maggiormente mi spaventa è che manca una visione Futura di quello che dovrà essere la città di Cassino, manca la programmazione».

La difesa di D’Alessandro e il futuro del centrodestra

Lei difende spesso l’ex sindaco D’Alessandro però dal punto di vista della programmazione forse anche lui è stato carente non crede?

«Mi dispiace ma sono costretta a contraddirla. Per il lavoro che faccio e che ho fatto per decenni le posso garantire che la scelta della dichiarazione di dissesto finanziario è stata una salvezza per la nostra città. Lo dimostra il fatto che come se nulla fosse l’attuale sindaco ha approvato il bilancio stabilmente riequilibrato proprio di Carlo Maria D Alessandro. Un bilancio depurato dei debiti che consente di far ripartire questa città. E sulla programmazione se lei fa un giro per tutte le scuole della città troverà i cantieri ancora in itinere con i lavori di miglioramento sismico tuttora in corso, proprio con i soldi ed i finanziamenti di Carlo Maria D’Alessandro. E tra poco accadrà anche per la Rocca Janula, per il Forum della Ricerca e per via Madonna di Loreto. Se non è programmazione questa…

Come vede il futuro politico del centrodestra allora?

«Lo vedo molto roseo, se gli uomini e le donne sapranno rinnovarsi non solo nei nomi ma anche nei comportamenti, se ciò non accadrà la vedo molto dura. Ma il contributo del nostro movimento civico parte proprio con questo spirito, ovvero di rendere quella strada molto meno dura e sempre più rosea. Ma quello che è importante è avere una visione per il futuro della città di Cassino, che non vuol dire trascurare il quotidiano. Anzi è proprio dalla risoluzione dei problemi di tutti i giorni che bisogna ripartire.
Ai sogni sul futuro deve essere affiancata la concretezza del presente, senza la quale nessun futuro può essere programmato».

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