Se qualcuno ha pensato che la querelle “Civitas Mariae” tra Dioecesi e Comune di Cassino sarebbe finita con un semplice scambio epistolare, ha fatto i conti senza l’oste. O, permetteteci la battuta, senza l’ostia. La tensione tra le parti è stata talmente evidente nel giorno dell’incoronazione dell’Assunta che nemmeno lo sguardo misericordioso di Maria ha potuto riscaldare il gelo tra gli alti prelati e l’amministrazione comunale.
Già alle 11 di ieri centinaia di fedeli hanno cominciato a prendere posto in piazza Corte. Armati di mascherina in tantissimi hanno occupato le sedie messe a disposizione della Diocesi nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di distanziamento sociale. Nell’indifferenza di prelati e cittadini alle ore 11,15 è arrivato il Sindaco Enzo Salera accompagnato dal presidente del Consiglio Barbara Di Rollo, dal ViceSindaco Francesco Carlino, dall’assessore Emiliano Venturi, dall’assessore alla Coesione Sociale, Luigi Maccaro, dalle assessore, Maria Concetta Tamburrini e Barbara Alifuoco. Poi il “codazzo” dei consiglieri comunali: Gino Ranaldi, Rosario Iemma, Fausto Salera, Emiliano Evangelista, Bruno Galasso, Alessandra Umbaldo, Edilio Terranova, Arianna Volante, Paolo Iovine e (la new entry?) Michelina Bevilacqua. Si para davanti al primo cittadino l’indomito Gianni Lena, storico capo gabinetto del Comune, che ha provveduto, con il suo solito savoir faire, alla “vestizione” del Sindaco con la fascia tricolore.
Il valzer di sedie
L’amministrazione si rifugia subito nella navata sinistra della Concattedrale in ricerca di refrigerio. In piazza Corte ci sono 38° e i posti a sedere sono quasi tutti sotto al sol leone. L’idillio dura solo pochi minuti gli amministratori, infatti vengono invitati a lasciare la zona di transito e a sedere in platea. Sotto il sole, come tutti del resto. E subito hanno dovuto fare in conti con un altro problema. Ci sono quindici sedie per diciasette persone. E’ iniziato,così, un simpaticissimo siparietto sulle postazioni da occupare culminato con un leggero screzio tra i consiglieri Ranaldi e Iemma. Niente di grave, roba da liceali in gita. Si tirano fuori dalla competizione Paolo Iovine e Fausto Salera che in modo signorile si accomodano in piedi, un pò defilati. Mettendo fine alla comica scena per accaparrarsi una poltrona. Pardon, una sedia.
Alle 11,30 sono iniziate le celebrazioni. S.E. Monsignor Gerardo Antonazzo, vescovo della Diocesi Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo prima dell’incoronazione ha letto il messaggio della Santa Sede proprio per l’occasione.
Il Messaggio di Papa Francesco
«Voglio unirmi all’atto di affidamento a Maria – scrive il segretario dello Stato Vaticano – da parte dell’intera città a perenne testimonianza della predilezione che la Santa madre di Dio ha avuto nei confronti di codesto popolo alle qui corali suppliche rivolte al suo cuore immacolato ha sempre risposto con materna premura. Papa Francesco che ben conosce la filiale devozione Mariana dei cassinati desidera unirsi spiritualmente a tale momento di fede e di gioia ed esprime il suo apprezzamento per l’eloquente gesto di affidamento di tutta la cittadinanza alla celeste Patrona, quale ulteriore segno di affetto e riconoscenza.
Sua santità auspica che la costante e benevolenza di Maria Santissima così sperimentata, sproni e incoraggi ancor più, non solo a ricorrere costantemente alla sua intercessione, ma a contemplare la sua vita ed il suo esempio per crescere nell’abbandono fiducioso alla volontà di Dio, nella fraterna comunione e con il prossimo, soprattutto più indifeso e bisognoso».
Civitas Mariae si o no?
Una volta letto il messaggio del Papa, il vescovo Antonazzo ha proceduto all’incoronazione di Maria, tra gli applausi scroscianti dei fedeli e anche da parte del Sindaco e dell’amministrazione comunale. Finite le celebrazioni il vescovo torna subito in Curia, mentre il primo cittadino e la sua band si intrattengono con la Madonna. Non in preghiera, ma per la consueta foto da sparare sui social.
Ora però qualche domanda è d’obbligo. Perché l’amministrazione non ha dato il suo consenso o avanzato la sua richiesta al Vescovo per elevare Cassino a Civitas Mariae e poi però presenzia all’Incoronazione in pompa magna e su facebook parla del forte legame tra la città e l’Assunta che concilia fede e tradizione? Ci siamo forse persi qualcosa?
Fatto sta che S.E. il vescovo Antonazzo nel suo intervento e nei ringraziamenti non ha mai citato l’amministrazione comunale. Chi semina vento raccoglie sempre tempesta.
Se non fossi cattolico praticante e fossi chiamato come rappresentante ufficiale di qualcuno o di qualcosa (non succederà mai, grazie a Dio) in una cerimonia relgiosa cattolica mi farei sostituire da qualcuno credente. Che senso ha stare lì e magari non sapere o non capire cosa si celebra, non credere a cosa si celebra?