Via Verdi, tra scarsa sicurezza e le difficoltà degli esercenti

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La messa in sicurezza degli incroci di via Verdi e via Cimarosa risulta essere una criticità che dovrebbe essere affrontata e risolta in modo da garantire l’incolumità delle persone e degli automobilisti. Da che se ne ha memoria sono innumerevoli gli incidenti avvenuti sugli incroci delle suddette strade. Il più causati dalla cattiva visuale che gli stessi offrono, ma anche dalla velocità elevata in particolare all’incrocio nei pressi del parco Baden Powell.

L’ennesimo incidente

Il problema si è riproposto alcune settimane fa dopo l’ennesimo incidente che ha visto coinvolte più autovetture, di cui una di queste, dopo l’impatto, ha percorso per intero un marciapiede nei pressi del su citato parco. In quel momento fortunatamente non occupato dalle famigliole che portano i loro bimbi ai giochi. È negli occhi di tutti i presenti a quel fatto la tragedia sfiorata. Non poche sono state le sollecitazioni di messa in sicurezza di quell’incrocio in modo particolare. Un incrocio che purtroppo è stato già scenario della morte di un giovane cassinate.

Sicurezza stradale e Covid-19

La mancata messa in sicurezza di queste strade, in particolare di via Verdi, dove diversi sono gli esercenti presenti, di fatto influisce sulla fruibilità anche degli spazi pubblici soprattutto in considerazione di quanto disposto dal D.L. 34/2020 di cui all’art.181. Gli operatori del settore alimentare sono fortemente penalizzati non potendo ampliare all’esterno il proprio esercizio commerciale.

In una città, dove ad oggi nel nome del su citato decreto, si sono viste chiudere strade interamente H24 e sono state concesse piazze a diversi altri esercenti, non si comprende come ad oggi anche su via verdi non sia stata data una soluzione al problema.

I problemi e le motivazioni

Da quanto su riportato si evincono due problematiche distinte e collegate. La prima è indubbiamente relativa alla sicurezza sia degli incroci ma anche indirettamente di distanziamento sociale. Quindi anche economica, mentre la seconda di iniquità di applicazione del decreto. Ad oggi è difficile concepire anche per gli esercenti stessi una tipologia di fruibilità degli spazi pubblici antistanti ai propri locali vista l’evidente pericolosità della strada. Ma nello stesso tempo è loro diritto farne uso sempre e comunque a favore del distanziamento sociale.

Le proposte

Diverse sono state le proposte, dalla più scontata, quella di chiudere la strada al transito delle auto, quanto meno nel weekend giorni di maggiore afflusso. Ma anche quella di posizionare una pedana, come hanno fatto la stragrande maggioranza dei locali a cui invece è stato concesso spazio pubblico. Ma anche una ancor più semplice e concreta, ovvero quella di utilizzare dei dissuasori, dei dossi artificiali, che farebbero rallentare il traffico. E ciò metterebbe in primis in sicurezza gli incroci ed in secundis darebbe la possibilità agli esercenti, ad esempio, di utilizzare il marciapiede sull’altro lato della carreggiata. Rallentando le auto si garantirebbe anche la sicurezza degli operatori che potrebbero offrire il servizio senza rischi.

Le motivazioni e la singolar tenzone

In tutto questo tempo ad oggi non è stata trovata ancora una soluzione, nonostante le richieste degli esercenti siano state fatte in linea come altri locali cassinati. Sui social ad ergersi è un post che sottolinea come l’attuale amministrazione si è attivata per alcuni esercenti lasciandone altri indietro. Alcuni neo amministratori, nella difficoltà più totale nel trovare una soluzione, considerato che è passato oltre 1 mese, non sanno più cosa rispondere. Fa ridere pensare che la motivazione per cui gli esercenti sono costretti a vedersela con i propri mezzi, e quindi senza poter usufruire degli spazi, secondo alcuni amministratori è che via Verdi è una Strada a Scorrimento Veloce. Ovvero proprio quello che assolutamente va osteggiato visto che più di qualche cittadino lo ha preso alla lettera. Si ricorda anche che il codice stradale esiste e che norma proprio queste cose.

A questo punto cassinonotizie.com consiglia ironicamente di aprire una pompa di benzina con relativa area di servizio, sarete indubbiamente i primi della SSV VIA VERDI.

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