Delli Colli:«Avete ancora tanti bocconi amari da ingoiare»

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Se dare la voce a un gruppo di commercianti non contenti delle scelte adottate dall’amministrazione comunale è reato, qualcuno ce lo dica. Se essere ricoperti di insulti da un’istituzione della città è ormai una normalità, avvisateci, perché forse ci siamo persi qualcosa. Non abbiamo mai detto di essere un giornale e nemmeno vogliamo esserlo. Ci sono professionalità che non possono essere imitate o scimmiottate. Ma può darsi che da deliranti articoli possono nascere altrettanto deliranti risposte. Ecco a voi quanto ha prodotto, sulla sua pagina facebook, l’assessore Chiara Delli Colli in risposta all’articolo: L’ira dei negozianti:«sulla chiusura alle 22 nessuno ci ha detto nulla»

Scriviamo fandonie

«Non è mio solito usare Facebook per la politica e, soprattutto, “rispondere” a certi giornaletti con deliranti “articoli” scritti da personaggi che il giornalismo non sanno neanche dove sta di casa, – spiega la Delli Collima ,detto ciò, visto che compare il mio nome, mi sento in dovere quantomeno di smentire. Stavolta sì. Perché se dovessimo replicare ogni volta che scrivono fandonie, smetterebbero di esistere. E invece noi vogliamo che esista certa gente, per ricordarci sempre, SEMPRE, dove e come non vogliamo finire MAI. La chiusura posticipata dei negozi è un’idea nata con la realizzazione dell’isola pedonale durante questi mesi estivi, per facilitare sia i commercianti che gli acquirenti, viste le problematiche legate al covid-19 e al limitato uso dell’aria condizionata.

Abbiamo ancora bocconi amari da ingoiare

«Il progetto nasce con l’utilizzo delle strade per i tavolini di bar, fast food, pizzerie ecc.., lasciando così liberi i marciapiedi e la possibilità di guardare le vetrine. Tale progetto è stato ampiamente spiegato in una riunione con il Sindaco Enzo Salera, il Presidente del Consiglio Barbara Di Rollo, le associazioni di categoria e gli esercenti dei locali pubblici dell’isola pedonale. A tale riunione hanno fatto seguito apposita delibera di giunta (presente sull’albo pretorio)e relativa ordinanza. Tutto trasparente e alla luce del sole. Come sempre. Poi, che in questa città, alcuni sciacalli abbiano come unico intento quello di distruggere qualsiasi cosa si faccia,è cosa nota. Come sono noti i personaggi che stanno dietro tutto ciò e che,non avendo argomenti validi per fare opposizione, inventano “notizie “di sana pianta . Un consiglio:datevi da fare, ne avete ancora parecchi di bocconi amari da ingoiare».

Manca l’essenziale

Tralasciando volutamente alcuni aspetti e capendo, in parte, anche lo sfogo dell’Assessore al Commercio Delli Colli, considerato il caldo e il possibile stress derivante dal suo lavoro in Comune, ma nel suo scritto mancano due particolari essenziali. Perché un gruppo di negozianti rivendica la paternità di alcune idee per la città, poi applicate, a piacimento, soltanto in un’area circoscritta? E poi, che fine ha fatto l’e-commerce che doveva salvare la vita delle attività commerciali di Cassino?

Pensieri di commercianti e cittadini

Intanto però anche altri commercianti del centro hanno detto la loro sui social per quanto riguarda gli ultimi provvedimenti dell’amministrazione comunale. «L’iniziativa denota un elevato livello di ignoranza (leggi colui che ignora) nei confronti delle reali problematiche del commercio – spiega una negoziante del centro – che vede attraverso ciò l’aggravio della situazione sotto tanti punti di vista! Solo dei folli potranno aderirvi! Mi guarderò bene dal farlo così come mi sarei guardata bene dal suggerirlo a chi evidentemente non mastica di queste questioni! ».

«Se la sono cantata e suonata loro fra loro nel senso che esistono commercianti di serie a e di serie b. Noi in viale Dante – dice un’altra negoziante – nn sapevamo nulla di questa iniziativa… Poi darei anche 1 consiglio, invece di dire allungamento orario di chiusura magari pensare a 1 apertura univoca nel pomeriggio di tutti gli esercizi commerciali tipo dalle 18.00 alle 22.00 x esempio. Così si vanno a coprire le 4 ore del pomeriggio…. Però sono solo idee di una semplice ragazza che lavora in un negozio e magari vive la realtà della citta più di loro che amministrano».

«Ma chi va a comprare dopo le otto? forse non hanno capito che la gente non ha soldi, non ha entrate – evidenzia, invece, una cittadina – non è una questione di orario e poi un’ altra cosa: manca l onestà. L’altro giorno ho fatto un giro per i negozi fuori a caratteri cubitali 50 per Cento, poi entri dentro il 20, il 30 questo non c’entra ma è per cogliere il segno non è questione di orario di onestà di saper fare il commerciante e soprattutto saper scegliere chi metti in un negozio e queste le commesse non tutte fortunatamente già stanno incazzate e storte alle sei, figuriamoci alle nove e mezza».

Speriamo solo che a mandar giù bocconi amari non siano anche commercianti e cittadini. Tutti il resto è noia!

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