Diciannove anni per decidere, diciannove anni di attesa, diciannove anni, una vita. Anzi, due. Quelle ormai perse di Serena Mollicone e di suo papà Guglielmo.
Serena Mollicone fu uccisa il primo giugno del 2001, aveva solo diciotto anni, tutta la vita davanti, sogni, desideri, aspirazioni. Tutto portato via, cancellato, in una calda giornata di inizio estate. Ieri il giudice Di Croce ha impiegato poco più di un’ora a prendere una decisione che l’intera Italia aspettava da ben diciannove anni. Tutti rinviati a giudizio: il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, la moglie Anna Maria, il figlio Marco, il maresciallo Vincenzo Quatrale e l’appuntato Francesco Suprano. Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco sono accusati di concorso in omicidio. Stessa accusa per Vincenzo Quatrale che deve rispondere anche di istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi. Francesco Suprano è accusato di favoreggiamento.
Il rinvio a giudizio
Il rinvio a giudizio per i cinque indagati era stato chiesto il 30 luglio 2019 dalla procura di Cassino. Si inizierà l’11 gennaio 2021. Serena fu ritrovata morta in un boschetto, quello dell’Anitrella, due giorni dopo, era il 3 giugno 2001. E da allora il buio ha avvolto un dei delitti più terribili della cronaca italiana. Il padre di Serena, Guglielmo, fin dal primo momento ha combattuto per avere giustizia, per sapere la verità, per se e per la figlia. Giorno dopo giorno, non si è fermato mai neanche di fronte agli ostacoli, anche quelli che sembravano più insormontabili. Poi un malore a novembre 2019, a un passo dal risultato. Guglielmo non si è più ripreso e si è spento il 31 maggio 2020, diciannove anni dopo la morte della sua bambina. Ora, per loro e per chi è rimasto, si è fatto un passo importante che avvicina alla verità.
Il Paese che aspettava
Il Paese aspettava questa decisione, tutti nel corso di questi lunghi anni, hanno avuto la sensazione di essere parte della storia, un padre preoccupato, una figlia coraggiosa, tutti, a modo loro, hanno avuto un pensiero per papà Guglielmo e per Serena che oggi sarebbe stata una donna. Forse una madre, forse una moglie ma, sicuramente, ancora una figlia. Serena e Guglielmo ora sono insieme, non più al buio, ma nella luce della verità, o almeno così la maggior parte delle persone sperano. Perché un amore grande come quello di un padre per la figlia e viceversa non lo cancella la morte. Non lo cancella il tempo e non lo cancella il silenzio. Oggi più che mai, siamo ancora una volta tutti Serena, tutti papà Guglielmo.