Un post che fa rabbrividire. Che ci fa capire le condizioni disastrose in cui versa un ospedale come quello di Cassino. Dovrebbe essere un Dea di I livello, ma di fatto lo è solo e soltanto sulla carta. Domenica scorsa, una cittadina residente a Bruxelles ha portato la nonna nel nosocomio cassinate per la frattura del femore, ma una volta arrivata al Santa Scolastica gli è stata comunicata l’impossibilità di intervenire chirurgicamente. Mancano gli anestesisti. Ma va? Riportiamo di seguito il post pubblicato su facebook dalla cittadina in questione.
Il post
«Sono una cittadina italiana residente a Bruxelles, tornata da due giorni dal Belgio per visitare la mia famiglia a Cassino. Ieri mattina mia nonna Giuseppina, 92 anni e una vita dedicata ad amare e sostenere chiunque sia entrato anche per un baleno nella sua vita, è caduta fratturandosi il femore.
Ieri è arrivata in ambulanza all’ospedale di Cassino preoccupata soprattutto di essere in déshabillé, dovrà essere operata malgrado i grandi rischi. La situazione seppur triste è frequente per molti anziani ma la vera tragedia ha avuto inizio all’arrivo al nosocomio cittadino dove ci hanno informati dell’impossibilità di intervenire chirurgicamente a causa di una mancanza strutturale di anestesisti.
Pare non si operi da giorni!
Mia nonna novantaduenne ormai piccola piccola e leggera come una bambolina di pezza attende appesa a un filo, sola (a causa delle misure covid non possiamo renderle visita) e isolata (ipovedente e non in grado di utilizzare un cellulare) che i responsabili politici e amministrativi di questa grave interruzione del servizio pubblico agiscano.
Il personale medico e paramedico invoca soluzioni immediate subendo al contempo la frustrazione di non poter adempiere completamente alla propria missione: curare e salvare vite umane!
Come posso accettare l’oltraggio alla dignità umana che mia nonna e noi tutti con lei stiamo subendo?
Chi ne sono i responsabili?
Che fare?
Io da nipote e cittadina invoco giustizia e credo fermamente che la mia costernazione debba diventare pubblica perché pubblica, tempestiva e politica deve essere la risposta.
Vi prego di condividere questo mio appello affinché arrivi dove deve.
Grazie»
Il commento di Mario Abruzzese
Un post che lascia senza parole e che certifica che la situazione al Santa Scolastica non è più sostenibile. A condividerlo anche il consigliere comunale, Mario Abbruzzese. «Sindaco Salera, ecco i risultati dell’Ospedale di Cassino. – ha commentato Abbruzzese – Una sanità alla deriva. Come vedi, nelle nostre battaglie, non c’è nulla di strumentale! La salute al primo posto! Bisogna agire subito. Non c’è più tempo». Leggi (Salera: «E’ colpa di Mario». Abbruzzese: «Facciamo il consiglio in ospedale»).
Fontana ci va giù pesante
«Lo diciamo anche alla signora con il femore rotto che deve aspettare fino al 27 luglio? Il Sindaco è ora che si svegli e faccia quello che è in suo potere – ha detto il consigliere Salvatore Fontana – e anche oltre per difendere il nostro ospedale. E non venga a chiedere le soluzioni all’opposizione, perché, solo da questo, si capisce che tutto quello che sta dicendo di voler fare è una presa in giro nei confronti dei cittadini. La salute va difesa con le unghie e con i denti. Se il sindaco mettesse la metà della grinta con cui rimprovera e schernisce l’opposizione, nella difesa dell’ospedale Santa Scolastica, il problema sarebbe risolto da tempo».
L’intervento di Fratelli d’Italia
«Il sindaco di Cassino ha un problema molto serio: non gli fanno capire che cosa succede sotto il suo naso. FdI ha sollevato da oltre un mese, – ha detto il portavoce Angela Abbatecola – anche a livello regionale, il problema della carenza degli anestesisti. Lui si è limitato a cincischiare e insultare, me e l’opposizione. Dal 4 aprile ho fatto presente che le tende fuori dell’ospedale sono sempre state inutilizzate. Anche questo fatto, ugualmente grave, è stato segnalato a livello regionale. Mi domando quando quest’uomo si renderà conto di non essere all’altezza del suo ruolo e ci libererà della sua presenza».
Forse bisogna spiegare alla gente comune che quando manca l’anestesista, non manca la persona che “addormenta” gli ammalati. L’anestesista è un medico specializzato in anestesia, rianimazione e terapia antalgica, che opera sia in ambito ospedaliero sia nelle ambulanze. Tale figura può assumere varie funzioni, di indurre e mantenere l’anestesia in pazienti sottoposti ad intervento chirurgico ; di ripristinare (nel reparto di rianimazione) le funzioni vitali, come le gravi insufficienze respiratorie; di gestire le fasi post-operatorie nei pazienti sottoposti ad interventi ad alto rischio; gestire i pazienti vittime di poli-traumi; ictus, emorragie cerebrali; preparare protocollo terapie per il dolore acuto o cronico, alimentazione parenterali(nutrimento attraverso le vene). L’anestesista quindi è una figura polivalente. Nell’ospedale di Cassino, bisogna far fronte al reparto di rianimazione, all’emergenza fuori reparto(pronto soccorso e nei reparti di degenza) ed extra ospedaliera e ancora alle sale operatorie. Con 5-6 Anestesisti in organico forse si può portare avanti uno solo dei tre servizi suddetti.
I politici che ora “ci zuppano il pane” dovrebbero vergognarsi perché il tappabuchi (Anestesisti provenienti da Frosinone, Alatri, Sora, Gaeta, Formia e anche da Roma) per riempire l’organico è cominciato alla fine degli anni ’80, attirati da un lauto compenso e senza alcuna responsabilità e reperibilità. Ora il problema è generalizzato, ma a Cassino si è acuito ancora di più. E ormai siamo all’ emergenza. Forse la colpa è di chi è andato in pensione e mai sostituito.
Parlate parlate parlate,
Sindaco e opposizione ,voi vi scornate a parole mentre la gente (compresa mia suocera) è in fin di vita in ospedale.
Chiamate una anestesista e portatela in ospedale ,poi fate le vostre critiche su facebook su WhatsApp su telegram.
La politica è una merda e chi ci rimette è sempre il semplice cittadino.