Nel giorno della Festa di San Benedetto il Birrificio Montecassino ha aperto le porte al grande pubblico. Con ingressi contingentati e rispettando tutte le normative vigenti, la tenuta dell’Albaneta ha ospitato oltre 150 persone. Le visite sono state scaglionate dalle ore 10 alle ore 13, sono riprese alle 16 e proseguiranno fino alle 19. I gruppi non hanno superato le 15 persone. Ad accogliere curiosi e cultori, il mastro birraio canadese Benoit Boucher, che dopo aver illustrato i passaggi essenziali della produzione, con il bicchiere in mano ha decantato le peculiarità della Birra Montecassino.
Una birra scura
Il sapore è intenso, grazie ai quattro malti utilizzati, il colore è ambrato. Non è pastorizzata, ma rifermentata in bottiglia ed ha una gradazione alcolica del 6,5%. «È una birra scura, non bionda come la tradizionale Peroni – ha spiegato Benoit al pubblico – anche la schiuma, come potete vedere non è bianca, ma leggermente ambrata.»
L’impianto del Birrificio produrrà 3000 ettolitri (300.000 litri) in un anno di Birra Montecassino. Ma può arrivare anche a 6000. Ai visitatori, inoltre, è stato spiegato che l’orzo mietuto nei 300 ettari della tenuta dell’Albaneta viene trasformato in malto a Pomezia. Nello stabilimento Saplo di proprietà della Peroni, per poi tornare nel birrificio di Montecassino dove viene lavorato secondo le indicazioni della secolare ricetta benedettina e la sapiente opera del mastro birraio Benoit Boucher. «La maltazione – ha detto ancora ai visitatori- è un processo che noi non possiamo svolgere. Si tratta di un procedimento a parte che ci permette di utilizzare gli enzimi in maniera controllata per trasformare le grosse riserve di amido dell’orzo in zuccheri per la fermentazione.»
Le parole di Daniele Miri
«E’ una giornata molto bella – ha detto l’imprenditore Daniele Miri, ideatore del progetto – dopo l’evento per le autorità, è stata una seconda emozione per noi riaprire le porte del Birrificio, questa volta al pubblico. Già da giovedì avevamo esaurito le prenotazioni. Ciò dimostra che il progetto Birra Montecassino stimola curiosità e interesse. I palati rispondono anche bene e questo è anche importante (ride). Abbiamo iniziato la produzione da circa un mese e quotidianamente abbiamo continue richieste da tutta Italia e dall’estero. C’ è anche chi ha chiesto un’ulteriore fornitura, a testimonianza, come ho detto prima, che il prodotto piace. Nel brand Birra Montecassino c’è la storia di un territorio, quello del cassinate, che ha ancora molto da dire e che spero grazie anche al nostro progetto possa essere protagonista della fase di rilancio del nostro Paese.»
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Per ulteriori informazioni puoi leggere Birra Montecassino per la rinascita e Birra Montecassino sul Tg1 – Intervista esclusiva a Daniele Miri.