Continuano i commenti sulle vicende legate allo “scioglimento” del gruppo whatsapp del Pd di Cassino da parte del Sindaco Enzo Salera. (Leggi Pd, esplode il gruppo whatsapp di Cassino e Pd, le leonesse, la ritirata e la Savana). Il dott. Fabio Marino (DN) analizza con la solita verve quanto accaduto in casa del Partito Democratico in questi ultimi giorni dopo il solito “sbrocco” del primo cittadino.
L’intolleranza alle critiche
“Emerge ogni giorno di più la caratteristica della maggioranza sovietica di Cassino: l’intolleranza alle critiche. Nessuno può mettere in dubbio l’autorità del Verbo fatto Sindaco. Esiste una cortina di ferro – dice Marino – che separa la Comunità dal Palazzo, e non si può esprimere dissenso sui metodi o i meriti. Pena l’insulto o l’espulsione dal dibattito. Mi domando quando inventeranno l’Assessorato alla Verità, questi neocomunisti del XXI secolo. Mi chiedo quando esilieranno metaforicamente nel Concentramento di Caira tutti i pensieri non conformi alle loro idee. Un segno di grave debolezza, questa reazione scomposta a ogni critica. La Città sta prendendo atto che è in mano a campioni di un pensiero povero, incapaci di tenere una linea politica e amministrativa coerente ed efficace per tentare di risolvere i problemi. L’unica preoccupazione di lorsignori è quella di respingere le idee diverse dalla loro nel dimenticatoio”.
Le censure
“Non accettano confronti o consigli. Non riescono a trovare una sintesi su una cosa. Ci manca solo che diano del fascista di ritorno a chi dissente, – spiega il presidente di DN – e saremmo alle soglie dei gulag. E, a farne le spese non sono solo coloro che sono che appartengono a un altro fronte, derisi e insultati con arroganza. Anche le chat Whatsapp interne vengono censurate, e a farne le spese sono i sostenitori della prima ora. Persone di buona volontà (e nella metà campo sbagliata a mio giudizio), disilluse da una “rivoluzione” molto finta e ancor più tradita. D’altra parte, la svolta saleriana era nata sul tradimento dell’amicizia e della colleganza politica, come può avere un’evoluzione diversa da quella che tutti osservano?
Non guardo in casa degli altri, ma non sono meravigliato dei ceffoni politici, violenti e senza senso, affibbiati alle persone che all’interno del PD invocano un dibattito vero nella maggioranza”.
Il colosso dai piedi di argilla
“Questa amministrazione è un colosso dai piedi d’argilla. Non ha un supporto popolare autentico, – dice Marino (DN) – nata com’è solo dalla voglia di tanti di essere “contro”. Non non ha capacità di confronto; non sa gestire una fase così delicata della vita di Cassino. Tante grida di dolore si alzano, e vengono tutte ignorate con disprezzo, perché non allineate. Mi dispiace, amici del PD: ma pensavate davvero che un manipolo capitanato da Salera e Maccaro potesse dare spazio alle voci non osannanti? Vivono di culto della personalità: se gli togliete quello, cosa rimane di politico? Lo zero assoluto. Sul problema degli accessi agli atti per visionare le firme, provenienti proprio da persone candidate nella lista del PD, non voglio neanche pensare che ci sia qualcosa di non trasparente“.