Avevano garantito che da lunedì, 8 giugno, salvo imprevisti dell’ultim’ora sarebbero stati riassicurati gli interventi chirurgici all’ospedale Santa Scolastica di Cassino. Di imprevisti dunque, è comprensibile che ce ne siano stati tanti. Addirittura sono state diramate note in cui si assicurava la ripresa dell’attività chirurgica. Siamo a mercoledì 10 Giugno e non ci sono notizie ufficiali dal nosocomio cassinate che sia ripresa l’attività operatoria. La paura di molti è che la sospensione degli interventi possa protrarsi anche per tutta questa settimana. La situazione strutturale dell’ospedale, a conti fatti, forse non migliorerebbe di molto neanche con l’eventualità dell’arrivo dei tre anestesisti dalla Campania. Ecco perché. (Leggi Garantiti gli interventi chirurgici)
Il conto delle ore
In sostanza mancherebbero 40 turni dall’8 giugno. Significano 240 ore. Il debito orario mensile medio degli anestesisti è pari a 152 ore. Ogni medico effettua 38 ore settimanali. Tre medici presi per 10 ore settimanali ciascuno coprono meno di un medico per una settimana. In un mese, il debito orario non coperto sarà pari dunque a 8×4=32 ore. Equivalenti a più di 5 turni.
Aggiungi che queste prestazioni verrebbero acquistate dalla ASL, che paga oltre 100 €/h per questo tipo di acquisti alla Regione Campania (che poi ovviamente, detratte le tasse, le mette in busta paga dei Professionisti).
Ogni singolo turno di 6 ore effettuato da Medici in convenzione, dunque, costerebbe alla ASL più o meno 600 €. Ogni mese, con questo sistema, la ASL spenderebbe per tre medici esterni che non coprono tutti i turni circa 12.000 € lordi, pari allo stipendio di 2 medici e mezzo assunti a tempo indeterminato.
Il commento
Angela Abbatecola che nei giorni scorsi aveva sollevato la problematica della chiusura delle sale operatorie del Santa Scolastica di Cassino afferma che: “30 ore sono poche per la raccolta fondi figuriamoci per risolvere problemi del genere. È necessario lavorare per un rilancio vero della sanità del cassinate. Basta con inutili interventi tampone. Questo è il senso dell’interrogazione dei nostri consiglieri regionali Ghera e Colosimo. Abbiamo bisogno di un intervento strutturale che consenta il recupero di un ruolo di eccellenza del nostro ospedale. E che dia risposte adeguate a oltre 150000 cittadini”.