Corsetti (DN): Sul mercato l’amministrazione ci ripensi

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Metti un normalissimo sabato mattina. Metti che a Cassino si svolga il famoso mercato settimanale, grazie al quale la città assiste ad una copiosa affluenza di persone e famiglie da tutti i luoghi limitrofi. Chi amministra lo sa bene, o almeno dovrebbe saperlo. Perché il “caso” vuole che, nel giorno in cui si tiene il suddetto mercato, anche il traffico aumenta e diventa sempre più difficoltoso trovare parcheggio. Il vice presidente reggente di Destra Nuova Cassino, Fabio Corsetti interviene sulla problematica che da tre settimane a questa parte si sta ripresentando con sistematicità.

Il trasformismo

Il compito di un’amministrazione – spiega Corsetti – dovrebbe essere, fra gli altri, quello di risolvere problemi. A Cassino, forse per l’aria che grazie al Covid è risultata piacevolmente respirabile, magari ha “giovato” all’ispirazione di qualche mente brillante dell’attuale Amministrazione aggravare, come per magia, il problema-traffico nel centro cittadino. A causa dell’improvviso spostamento di buona parte del mercato nel cuore pulsante della città, comunque lontano dalle abitazioni dei “comandanti. I cittadini di Cassino, lo hanno capito molto bene. Il trasformismo con cui quest’amministrazione conduce la propria azione di governo ha fatto centro, per l’ennesima volta! Viva l’originalità, basta con la consuetudine, basta con i soliti luoghi tradizionali. S’ha da cambiare il luogo del mercato!”

Elementare Watson

Secondo Corsetti per il sabato mattina si è compiuto un gesto di originalità che ha visto tanti cittadini imbottigliati nel traffico maldestramente creato a monte da chi avrebbe dovuto pensare al bene degli stessi. “Non finisce qui: – continua il vicepresidente Destra Nuova – i buoni amministratori dovrebbero sapere che, in virtù della presenza del mercato settimanale, si genera un incremento nella frequentazione delle innumerevoli attività commerciali, anche in quelle non sono ubicate nelle zone centrali della città. Elementare, Watson! Perché mai si è dovuto creare un danno a questi esercizi commerciali che vedono diminuire incredibilmente il loro fatturato. Oltre che per l’annosa crisi economica e per il sopraggiunto Coronavirus, anche per delle incomprensibili, per quanto “originalmente stuzzicanti”, scelte da parte dei padroni del vapore?

Tornare sui propri passi

Spero fortemente – conclude Corsettiche ci sia un ripensamento, che si molli la bacchetta magica del cambiamento fine a se stesso, lasciando le cose così come andavano. Sono i commercianti, che fanno il diavolo a quattro per alzare quella saracinesca, a chiederlo. Sarebbe bene evitare il vuoto protagonismo per garantire quel minimo che dava respiro alle tasche di chi compie quotidianamente sacrifici. Commercianti e imprenditori, che durante la quarantena sono stati dimenticati dal governo centrale. Tornare sui propri passi sarebbe segno di intelligenza. Attendiamo, non sappiamo con quanta fiducia.

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