Il mercato del caos. Disagi, proteste e assembramenti.

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Un vero e proprio mercato del caos. Se qualcuno aveva pensato ad un sabato tranquillo da passare a fare compere per le vie della città, ha dovuto, purtroppo, ricredersi non appena messo piede in strada. Ingorghi in ogni incrocio, parcheggi selvaggi e pedoni alla ricerca della strada meno pericolosa per camminare.

Mercato si, mercato no

A tutto ciò si aggiunto anche il dubbio. Ma il mercato si fa o non si fa? Dalle 6 di mattina numerosi ambulanti per protesta non hanno aperto i propri banchi. Insomma gli acquirenti più mattinieri hanno dovuto attendere prima di capire il da farsi. Intano sotto il Palazzo Comunale monta la protesta, i commercianti si radunano e chiedono un incontro al Sindaco Enzo Salera. Riescono ad ottenere un colloquio, lamentano di non essere stati interpellati da nessuno. “Questo spostamento è stato fatto senza chiederci un parere – Hanno detto gli ambulanti – gli spazi sono stati riassegnati con criteri poco consoni“. Ma niente, l’amministrazione ha tirato dritto. Tutto resterà come è. Almeno per il momento resta il mercato del caos.

In sostanza, però, nella ricollocazione degli stalli le posizioni sono state riassegnate in ordine alfabetico e non in ordine di anzianità delle licenze. Un metodo bizzarro secondo gli ambulanti.

I disagi anche per i residenti

E’ stato il mercato del caos anche per i residenti. E mentre da tre giorni non si è fatto altro che parlare del mercato e del suo spostamento, dei disagi degli ambulanti e delle opinioni dei commercianti, i cittadini hanno dovuto fare i conti con il disagio del parcheggio. Per chi ha un garage nessun problema, solo la speranza di avere spazio necessario a far manovra, per chi, invece, lascia l’auto parcheggiata sotto casa, la sveglia è stata molto dura. Le auto dovevano essere spostate entro le 4.30, l’alternativa era lasciarle distanti ieri sera. Insomma, un bel po’ di disagi anche per i residenti. Una decisione presa in un momento davvero difficile per diversi aspetti. Un residente di via Pascoli: ” Sarebbe stato più funzionale ipotizzare una disposizione differente ma sempre a Campo Miranda“.

E il distanziamento sociale?

Nel tira e molla tra alcuni ambulanti e l’amministrazione comunale i cittadini hanno potuto godere dei banchi che, nonostante tutto, hanno aperto ed esposto la lo merce. E’ andata in scena così la lotta all’ultimo capo, per colpa di tutti e di nessuno. Il poco spazio disponibile, gli ingorghi negli incroci tra le strade adibite a mercato e quelle ancora aperte al traffico, infatti, hanno fatto si che le persone si accalcassero sui banchi. Una situazione sicuramente poco simpatica. In barba a tutte le normative di sicurezza predisposte per il post emergenza Covid 19. Il distanziamento sociale è stato davvero un optional, lo si evince anche nella foto scattata da un cittadino che abbiamo deciso di mettere in evidenza.

Da lunedì in Comune lavoreremo, dunque, per l’approntamento dei correttivi atti a migliorare la situazione e ad eliminare, ove possibile, le criticità rilevate.

Il Sindaco Salera:”Da lunedì lavoreremo ai correttivi”

Da lunedì in Comune lavoreremo, dunque, per l’approntamento dei correttivi atti a migliorare la situazione e ad eliminare, – ha spiegato invece il primo cittadino – ove possibile, le criticità rilevate. Voglio ricordare che si sta agendo in una situazione di emergenza. E che per lo spostamento non temporaneo ma definitivo di un mercato ci sono delle procedure obbligate da seguire e, inoltre, che la decisione attiene alla competenza del Consiglio Comunale”.

Se è vero che qualsiasi innovazione può portare dei disagi, soprattutto all’inizio, è palese che l’ubicazione del mercato del sabato tra le vie e le piazze della città, almeno in questo periodo, non è perseguibile, per i fatti che abbiamo appena illustrato. In altri tempi forse sarebbe stata una grande trovata, ma in una fase delicata come questa, in cui il Coronavirus non è stato ancora debellato, il grande assembramento di persone rappresenta un rischio che la nostra città non può di certo permettersi.

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