Riceviamo e pubblichiamo una nota diffusa dallo Studio Legale Miraglia Associato riguardo al caso delle due bambine di 11 e 8 anni tornate in affidamento alla zia dopo la decisione del Tribunale dei Minori.
«Un atto gravissimo è stato commesso dal Sindaco, Enzo Salera: per giustificare il suo operato e per “chiamarsi fuori” dal pasticcio commesso dai suoi Servizi Sociali e sanato dal Tribunale per minorenni di Roma, con una disposizione di due giorni fa. Ebbene – dice la nota – rilascia insieme a una dichiarazione anche il testo della sentenza del tribunale stesso, senza omettere i dati sensibili. Questo consente quindi a chiunque di risalire all’identità delle due sorelline di 8 e 11 anni».
Violata la privacy
«Oltre ad aver violato la privacy di queste due bambine e della loro zia – commenta l’avvocato Miraglia – è stata violata anche la Carta di Treviso, che vieta di rendere note pubblicamente le generalità o i dati che possono far risalire all’identità dei minori coinvolti in situazioni che potrebbero comprometterne l’armonioso sviluppo psichico. Che danni rischia di causare tutto questo alle bambine, ora che tutti potranno essere a conoscenza della loro identità? Una volta di più questo sindaco dimostra di non essere adatto al ruolo che ricopre. Resto sbigottito, poiché in tanti anni mai avevo assistito ad un atto simile. Tra l’altro, per lavarsi le mani dall’intera vicenda, il sindaco afferma con convinzione di non essere più il tutore delle bambine dal 4 febbario scorso, data in cui avrebbe trasferito la propria delega all’assistente sociale».
La tutela del minore
«La tutela di un minore è un atto stabilito da un giudice – prosegue l’avvocato Miraglia – pertanto deve essere solo e unicamente un magistrato a pronunciarsi sul trasferimento dell’incarico ad un altra persona. Non è che uno possa alzarsi una mattina e decidere di passare il testimone a qualcun altro. A questo punto spero che tutte le forze politiche si attivino per rimuovere costui dal ruolo di primo cittadino: e non lo sto dicendo per della speculazione politica. Non lo ho mai fatto ne mi interessa cominciare proprio ora. A muovermi è solo la preoccupazione del benessere dei cento minori che il Sindaco, per sua stessa ammissione, dice di avere in carico ai sui servizi sociali: se i bambini a Cassino vengono trattati come queste due sorelline, si salvi chi può»
«Intanto lo studio legale Miraglia – conclude il comunicato – ha informato immediatamente il Tribunale per i minorenni di Roma e la Procura minorile affinché trasmetta gli atti alla Procura della Repubblica: le violazioni commesse divulgando un provvedimento riferito a due minori senza omettere i dati personali sono sono di una gravità inaudita, soprattutto da parte di un ex tutore e Sindaco»