Il Comune di Cassino ha deciso di togliere dai beni alienabili dell’ente l‘Ex Onmi. La struttura sarà valorizzata e ospiterà il Centro Studi sulla battaglia di Montecassino. Un progetto, dunque, ambizioso e di respiro internazionale quello dell’amministrazione comunale che ha dato, proprio ieri, l’annuncio durante una conferenza all’Aula Pacis.
Il Centro Studi e Ricerche sulla Battaglia di Montecassino sarà una struttura dedicata agli studiosi, agli studenti, agli esperti di strategia militare e dei conflitti bellici. Un luogo di cultura e conoscenza che, se sfruttato a dovere, potrà dare sicuramente risultati importanti in termini di visibilità ad una città come Cassino.
La “battaglia” vinta di Sarah
Palpabile la soddisfazione dell’avvocato Sarah Grieco che da anni lavorava alla possibile valorizzazione della struttura di via XX Settembre. Facendosi promotrice anche dell’azione determinata del Comitato Salviamo l’Onmi. «Dopo anni di banchetti, raccolte firme, – ha spiegato Sarah Grieco – manifestazioni e articoli, tra lo scetticismo di molti, possiamo dire di avercela fatta. L’ex Onmi, uno degli ultimi palazzi storici della nostra città, non sarà ridotto a un cumulo di macerie ma avrà finalmente la dignità che merita. Un grazie sentito a Giacomo Bianchi e a Enzo Salera, con la sua amministrazione, per questa scelta affatto scontata. A tutti gli amici del “Comitato Salviamo l’Onmi” e de “La città che vorrei” per averci creduto da subito e aver combattuto assieme a me: siete stati unici. Oggi è una giornata che sa di buono per questa città».
Il Comitato Salviamo l’Onmi
Il comitato nasce nel 2017 con la partecipazione di diverse associazioni, ambientalisti e liberi cittadini. Il sodalizio ha raccolto, in tre settimane oltre 1000 firme contro l’abbattimento dell’ex Onmi, esponendo anche una foto dell’immobile. Era talmente coperto dall’erbaccia che i cittadini non ricordavano neppure più che ci fosse. Inoltre il Comitato ha organizzato flash mob (come l’affissione della Margherita davanti al cancello d’ingresso dove ogni petalo rappresentava un simbolo), pubblicato articoli di stampa e promosso studi (come quello donato dalla prof. Ssa Assunta Pelliccio dell’Università di Cassino, Ingegneria, esperta di Nicolosi) sull’importanza storica del fabbricato. Insomma. Un lavoro portato avanti fuori e anche dentro il consiglio comunale, con le numerose interrogazioni sul punto, da parte della Grieco. Azione che aveva spinto l’allora sindaco D’Alessandro a toglierlo dai beni alienabili.
«Mi auguro solo che venga conservato, – ha commentato ancora Sarah Grieco – in qualche modo, il nome ONMI, custode della sue origini e che rappresenta, quindi, anch’esso un pezzo della nostra città. E che si preservi uno spazio per creare quel tanto agognato centro aggregativo giovanile, altra grande battaglia che con i ragazzi de “La Città che Vorrei” portiamo avanti da anni».