Jack e Mike: una vita da cinghiali…a Cassino

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Io sono Jack e con mio fratello Mike viviamo ai margini della società. Non che siamo emarginati, ma in senso effettivo, viviamo ai bordi di una piccola città chiamata Cassino. Cosa siamo?
Semplice! Due Cinghiali.

Il nostro Luna Park

Ciò che rimane delle rovine della vecchia Casinum è il nostro “luna park”. Ma grazie al totale stato di abbandono in cui queste versano ci danno anche ricovero e a volte anche vitto visto che all’animale più numeroso, ovvero l’uomo, piace spargere la propria immondizia anche in questi luoghi.

I nostri primi anni di vita, i nostri genitori ci hanno insegnato a difenderci dai cacciatori, poi con l’istituzione del parco abbiamo potuto scorrazzare in lungo e in largo senza alcun disturbo. Passata l’euforia della libertà ben presto abbiamo dovuto fare i conti con le scarsità di risorse offerte proprio da quella montagna. Una scarsità tale che ci ha costretto a cercare lidi diversi, nel nostro caso la vecchia Cassino.

Hai visto Mike?

Dopo qualche tempo notando che alcuni umani lanciavano dalla finestra colorati sacchetti, incuriositi iniziammo a rovistarci dentro. «Hai visto Mike?…”- “no, cosa Jack? ” – e Jack- “sacchetti colorati pieni di ogni cosa e odorosi e profumo si!»

I due Cinghiali per nulla spaventati, pian piano prendono possesso per la prima volta delle strade della città.
Tra una mascherina e un bicchiere di spritz… «guarda che bontà, un secchio, profuma di buono, buttiamolo giù» dice Jack a Mike… Ma quest’ultimo ditubante «ma no dai Jack, mica possiamo spargere rifiuti?»- e Jack – «tranquillo quello lo fanno già gli uomini».

La coscienza di Mike

I due Cinghialotti stanchi di metter il muso nello “sporco” tornano a guardarsi intorno. Tanta la paura di quelle luci che si muovono nella notte tanto vien fuori il coraggio dei due animali.
«forza Mike, qui ci vorrebbe una avventura!” – e Mike più coscienzioso – «dobbiamo esser prudenti Jack, non conosciamo queste cose strane, le luci».
I due suinetti si imbattono anche in alcuni monopattini e la loro attenzione ricade poi sui suoni provenienti dal centro. Passando da una buccia di pesca, alla pulizia di un bicchiere con liquido zuccheroso, i porcelli continuano la gita.

Porcelli brilli

«to guarda che c’è lì?…. Bicchieri, cannucce ed ancora quel liquido zuccheroso mitico, andiamo Mike”… Il fratello Mike «non so tu Jack ma a me gira un po’ la testa a leccare questa sbobba… Che dici se torniamo sui nostri passi? La mamma ci aspetta!»
I due brilli entrano in villa, ancora tanta immondizia “e vai Mike… Ancora da mangiare!” ma il fratello stomacato dalle tante schifezze incurgitate «no Jack, approfitto mi rinfresco e mi faccio un bagno, questa Cassino inizia ad essere troppo anche per noi!»

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