Angela Abbatecola, portavoce cittadino di Fratelli D’Italia interviene sulle vicende legate all’iniziativa del Movimento POP e relative alla proposta di legge per la condanna della propaganda nazista e fascista.
«Un popolo diventa “comunità nazionale” quando armonizza la propria storia e fa, come si dice, i conti col passato. In Italia per troppi anni sono stati volutamente ignorati gli avvenimenti tragici del Fronte Orientale. Se è doveroso ricordare le vittime dell’Olocausto – spiega Abbatecola – nella Giornata della Memoria. Altrettanto lo sarebbe onorare i martiri Friulani e Istriani il 10 Febbraio, Giornata del Ricordo istituita con legge della Repubblica nel 2004. Lo scorso anno l’amministrazione Salera brillò per il suo cinismo e l’assenza di iniziative. Quest’anno, l’avvicinarsi della giornata dedicata alla rievocazione delle complesse vicende dell’Istria e alla solidarietà ai nostri Fratelli dell’altra sponda adriatica rischia di fare la stessa fine, davanti a una maggioranza insensibile sul tema della riconciliazione nazionale e preoccupata soltanto per l’anagrafe antifascista».
La retorica antifascista non insegna nulla
«Un atteggiamento reazionario, gretto e strabico, secondo cui i cattivi stanno solo da una parte. E sono stupita – spiega il portavoce cittadino FdI – nel vedere che, dopo quasi 80 anni, la preoccupazione di Salera è quella del negazionismo “di Destra”. Ignorando ostentatamente quello comunista che per decenni ha negato le responsabilità “di Sinistra” nelle atrocità delle foibe. L’armonia civile prospera nella condanna ferma di tutte le violenze, non solo di quelle di un’unica parte. La preoccupazione “POP” ha ben poco di popolare. Chi nel 2021 vive di vuota retorica antifascista, non insegna nulla sotto il profilo etico, un nulla che fa il paio con l’inconsistenza amministrativa di questa maggioranza sempre più sovietica nel pensiero e nell’azione».
«A questa “superiorità morale” non crede più nessuno. E davanti al solco che Salera e i suoi si ostinano ad approfondire fra i “buoni” dei gulag e delle foibe e i cattivi dei lager, mi appello agli Insegnanti. Dicano ai nostri bambini, ai nostri ragazzi, – ha concluso Abbatecola -che la Storia è difficile e complicata. Ma che serve a giudicare e condannare ogni atto criminale compiuto da uomini e regimi che nessuno vuole più vedere».