La S.E.R. torna a far parlare di sé. (Leggi Associazioni ambientaliste sugli scudi per difendere il fiume Rapido). Con l’inizio dei lavori di “sistemazione” e manutenzione lungo il corso del Fiume Rapido la “centralina” così conosciuta ai più e di nuovo sotto i riflettori. Viste le diverse irregolarità riscontrate dai nostri attentissimi esponenti delle diverse associazioni ambientaliste ben rappresentate anche nella nostra città e in quelle limitrofe. A documentare ciò che sta accadendo questi giorni durante questi lavori è nuovamente l’emittente pubblica Rai 3. La troupe televisiva infatti sarà ancora una volta sul nostro territorio domani mattina.
Malagestione
La centralina è il classico esempio di malagestione di un bene comune e ancora peggio di una risorsa importante come l’acqua. È assurdo pensare che il nostro bacino idrico, uno dei più importanti di Europa, ad oggi non sia tutelato in alcun modo. Assurdo anche l’atteggiamento degli amministratori locali spesso silenti.
«Il Rapido prima della costruzione – ha detto Sergio Giannitelli dell’Associazione Italia Nostra – di questa struttura era un fiume ricchissimo di vita, mentre oggi vive una agonia costante. Rimango basito anche della leggerezza con cui vengono svolti alcuni lavori di manutenzione senza alcun rispetto dell’ecosistema fluviale ed in periodi non consoni come quello della riproduzione dei salmonidi. Purtroppo ciò che stiamo vivendo con il dissesto idrogeologico è analogo anche alla problematica degli alberi “instabili”. Le pubbliche amministrazioni invece di “studiare” preferiscono lavarsene le mani eliminando il problema. Quindi si “spiana” un alveo fluviale e si abbattono tutti gli alberi in suolo pubblico».
Intanto le associazioni ambientaliste Fare Verde, Italia Nostra, ANSMI e Anpana si stanno adoperando per far definitivamente revocare la concessione idroelettrica alla centrale.
Rai Tre