Roccasecca e la Ciociaria non sono la discarica di Roma. L’inciso è chiaro. In piazza davanti a Montecitorio per protestare contro l’autorizzazione l’ampliamento della discarica di Roccasecca. I sindaci della provincia di Frosinone, capeggiati dal primo cittadino della città che ha dato i natali a San Tommaso, Giuseppe Sacco, si sono ritrovati a Roma per far sentire la voce del territorio. Quel territorio che non vuole più essere la pattumiera della Capitale. Dopo che il Consiglio dei Ministri aveva dato parere favorevole all’autorizzazione di impatto ambientale del quinto bacino della discarica in questione.
Il caso
Un provvedimento che era stato già autorizzato dalla Regione Lazio e che il Comune di Roccasecca aveva impugnato davanti al Tar. Il tribunale amministrativo aveva poi annullato l’atto regionale. E quindi bloccato i lavori per scavare il quinto maxi invaso nel quale far confluire i rifiuti di Roma e Frosinone. Non stiamo qui a dilungarci troppo sulla giurisprudenza, che non è sicuramente il nostro forte. In sostanza però il Tar aveva detto che essendoci delle parti avverse al provvedimento, come il Comune di Roccasecca e il Ministero per i Beni Ambientali, la Regione non avrebbe dovuto rilasciare l’autorizzazione ma rimettere tutto al Consiglio dei Ministri.
La protesta dei sindaci
Il 5 novembre il Sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco, annunciava la delibera del Consiglio dei Ministri, a firma del premier Giuseppe Conte che dava il via libera all’ampliamento della discarica. Oggi i primi cittadini hanno voluto manifestare la loro contrarietà al provvedimento.
«Siamo qui per rappresentare un’ingiustizia che sul nostro territorio ricorre da anni con l’autorizzazione al quinto bacino della discarica che è situata nel Comune di Roccasecca, un palazzo di immondizia che continua ad aumentare in altezza», si sfoga il sindaco di Piedimonte San Germano, Giocacchino Ferdinandi. «Noi ci impegniamo per arginare l’epidemia e dobbiamo oggi subire anche l’angheria del governo sul nostro territorio», ha detto Libero Mazzaroppi, primo cittadino di Aquino.
Il Sacco…di Roma
«Un atto di irresponsabilità da parte del governo che non risolve il rimpallo di colpe tra Comune di Roma e Regione Lazio – spiega invece il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco – Questa manifestazione è lo scatto di orgoglio di un territorio che non molla e che è venuto a manifestare la propria rabbia sotto i palazzi del potere. Il covid ha impedito la mobilitazione ma ogni fascia rappresenta ogni cittadino del basso Lazio. Grazie a tutti gli amici sindaci e grazie a Don Giandomenico sempre presente».
Ma cosa pretendiamo se a Roma c’è in sindaco (s) pentastellato; se al Governo ci sono Pd e 5S; se Presidente della Regione Lazio è un “piddino”?