La polizia è intervenuta nella notte di ieri in una abitazione del centro di Cassino per verificare una possibile infrazione alle norme anti-assembramento da parte di alcuni studenti spagnoli. I ragazzi infatti si erano riuniti in casa per trascorre delle ore in tranquillità senza pensare a libri ed esami. Una eventualità al momento consentita dal famigerato DPCM.
Ma come? Si, è consentito. Perché se il provvedimento vieta espressamente possibili feste al chiuso e all’aperto, comprese quelle derivanti da cerimonie civili o religiose, consiglia e raccomanda di non ricevere persone in casa, non del proprio nucleo familiare. Fatto salvo per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
Gli agenti della polizia, quindi, chiamati dai vicini convinti che gli studenti stessero dando una festa, non hanno potuto contestare nulla a “los chicos“. Seppur all’interno dell’abilitazione erano presenti una decina di persone tra ragazzi e ragazze. “Fortemente raccomandato”, infatti, a ragione o a torto, non significa “vietato”.