Che c’era qualcosa di strano sull’aggiudicazione da parte del Comune di Cassino ad un’impresa sociale di Roma della gestione della Rocca Janula era evidente. Ovviamente non stiamo parlando della legittimità degli atti e dell’iter svolto dal Comune di Cassino, ma su alcuni criteri oggettivi di un avviso pubblico che nulla o poco hanno a che fare con la sfera sociale. (Leggi anche La Rocca de Papel).
Alle nostre perplessità, ieri, con l’educazione e la tranquillità che lo contraddistinguono, a cui forse i politici più facinorosi potrebbero anche ispirarsi, ha risposto l’assessore alla Coesione Sociale, Luigi Maccaro. Ecco le precisazioni:
Permettetemi di aggiungere qualche elemento per una migliore comprensione della vicenda:
1. I fondi stanziati dalla Regione provengono dal Fondo Nazionale per le Politiche giovanili. Questa è la ragione per cui l’Amministrazione comunale ha gestito il progetto attraverso l’Assessorato alle Politiche giovanili che è una delle deleghe di cui mi occupo;
2. I fondi per le politiche giovanili servono per promuovere l’occupazione giovanile, la capacità dei giovani di essere protagonisti, la libera espressione delle culture giovanili. Questo è il vero obiettivo finale dell’iniziativa. La Regione ha inteso perseguire questo obiettivo promuovendo il protagonismo giovanile attraverso la realizzazione di centri per il turismo giovanile. Dunque gli aspetti turistici e culturali sono uno strumento per…
E ancora
3. Il soggetto gestore della Rocca Janula è una ATS fra l’impresa sociale “Borghi artistici” e la cooperativa sociale “La Tana” di Cassino. Quindi i giovani di Cassino ci sono, solo che si sono avvalsi di altre professionalità che porteranno a Cassino nuove risorse.
4. La composizione della Commissione, scelta in totale autonomia dalla Segretaria comunale, nonché Dirigente ad interim dell’area Servizi, alla luce dell’obiettivo primario, ovvero la promozione delle politiche giovanili, era perfettamente coerente con gli obiettivi del bando;
5. Certamente, se avessimo avuto a disposizione fondi regionali della cultura o del turismo avremmo fatto scelte completamente diverse. Ma la Rocca Janula chiusa da troppi anni meritava la prima risposta utile e possibile ed era questa.
Grazie per lo spazio e buon lavoro
Le specifiche del progetto
Ora veniamo a noi. Passi il fatto delle competenze. Ma il Comune di Cassino ha elaborato un avviso pubblico in base ad un bando della Regione Lazio che definisce i requisiti dei progetti ammissibili.
Dall’articolo 3 comma 2 dell’Avviso Pubblico regionale. «Il Progetto deve essere indirizzato ad un target di turisti giovani. E deve riguardare un’offerta turistica riconoscibile che preveda la fruizione e la conoscenza del territorio, anche in ambito intercomunale o interprovinciale, lo sviluppo e l’integrazione di servizi per i turisti e il coinvolgimento del turista in una serie di attività e manifestazioni che, pur in una ottica di valorizzazione e integrazione del preesistente, siano realizzate dal Centro di Sosta o di Posta oggetto del Progetto. Sono ammissibili anche Progetti riguardanti Centri di Posta che utilizzano capacità ricettiva già presente, a condizione che tale capacità ricettiva preesistente sia stata effettivamente utilizzata nel 2018 e che sia previsto un incremento dei posti letto».
Il punto numero 4
Dunque, rispondendo al punto 4 dell’assessore Maccaro è evidente che una commissione con soli professionisti di ambito sociale non poteva essere sufficiente per giudicare un progetto idoneo o meno a livello turistico. Ad aiutarci in questa interpretazione c’è anche la definizione che la Regione Lazio da di Centro di Sosta. Ovvero quello che la Rocca Janula dovrà diventare.
Articolo 1 comma 2 dell’Avviso Pubblico della Regione Lazio.
Centri di Sosta: «da intendersi come uno spazio fisico dedicato allo svolgimento di attività culturali, ricreative, sportive o di altro genere (ambientali, artistiche, artigianali, didattiche, formative, turistiche,
sociali, agricole) purché siano, nel loro insieme, di potenziale interesse dei giovani turisti e caratterizzate da una unitarietà gestionale per quanto riguarda l’accesso da parte dei fruitori». Seppur al suo interno possono essere svolte anche attività sociali, notare bene poste tra parentesi ed in penultima istanza, lo scopo della struttura è specificato. Lo ripetiamo: l’interesse di giovani turisti.
Domande e considerazioni
Le dichiarazioni dell’Assessore Luigi Maccaro troviamo una notizia di cui, in questi, giorni non avevamo avuto traccia. Ovvero che il soggetto gestore della Rocca Janula è un ATS tra l’impresa sociale “Borghi Artistici” e la cooperativa sociale cassinate “La Tana“. La domanda nasce spontanea. perché questo particolare non è stato specificato prima? Cosa c’era da nascondere?
In ogni intervista o dichiarazione l’assessore alla Coesione Sociale, Luigi Maccaro ha spiegato che ad aggiudicarsi il bando (avviso pubblico per correttezza) per la gestione della Rocca Janula è stata l’impresa sociale “Borghi Artistici” srl di Roma. Sull’Ats nemmeno un accenno. Forse si volevano evitare polemiche che avrebbero potuto sicuramente esposto mediaticamente sia il Comune che le imprese/cooperative coinvolte. Anche perché ora sui social i dubbi sono tanti: dall’attività primaria svolta da la Tana all’età dei soci che sembrerebbe superiore a quella richiesta, invece, dall’avviso pubblico. Ma non è questo il punto.
Tana libera tutti
Ad allarmarci ancor di più è la frase: «Quindi i giovani di Cassino ci sono, solo che si sono avvalsi di altre professionalità che porteranno a Cassino nuove risorse». Al punto numero tre della risposta dell’assessore. Praticamente una cooperativa di giovani di Cassino che lavora in un ambito totalmente diverso da quello Turistico-Culturale, ha coinvolto un’impresa di Roma, che risulterebbe anch’essa priva di esperienze in merito, per gestire un Centro di Sosta (La Rocca Janula) indirizzato alla creazione di un’offerta turistica e di comunicazione dedicata ai giovani. Se le cose stanno veramente così ci sembra un’iniziativa alquanto perversa e paradossale.
Ovviamente questo blog è pronto ad ospitare ulteriori chiarimenti da parte dell’assessore alla Coesione Sociale. Lo facciamo per la correttezza, a differenza di altri, che lo ha sempre contraddistinto nei nostri confronti.
Se si gioca sempre a nascondino, c’è sempre un rischio dietro l’angolo. La Tana libera tutti!
Mi piacerebbe capire che fine faranno “I Corvi Di Giano” che grazie al professor Luigi Velardo hanno gestito in questi anni molto bene la Rocca e hanno dato vita a bellissime iniziative.
E’ chiaro che il PD tiene “famiglia politica” a Roma. Ma questo si sa da tempo!