Salera, Carlino e la pista ciclabile…che non c’è

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Dal giorno 9 ottobre hanno preso il via i lavori relativi alla “corsia ciclabile” nella nostra città martire. Il cantiere è iniziato in un tratto di via E. De Nicola. La “corsia ciclabile” riguarderà al momento solo alcune strade del centro, per creare un circuito di 3.5 km collegato alla “pista ciclabile”.

La “corsia ciclabile”: D.L 34 e L.120/2020 Decreto, Rilancio e Semplifico

Per poter capire di cosa si tratti bisogna tener conto di ciò che è cambiato nel nostro Paese a livello normativo. In alcuni articoli del su citato decreto, sono definite in primis, in termini di classificazione “le strade urbane ciclabili” e in secundis “le corsie ciclabili”. Le strade per essere classificate “strade urbane ciclabili” devono rispettare alcuni canoni, tra questi: “strada urbana ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per i velocipedi”.

Una volta censite e classificate le strade “ciclabili”, cosa impossibile senza un Piano Urbano del Traffico (PUT), il sindaco previa opportuna ordinanza, può stabilire su quali strade è possibile creare le “corsie ciclabili”.

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I dettagli

Le “corsie ciclabili” sono: parte longitudinale della carreggiata, posta di norma a destra, delimitata mediante una striscia bianca, continua o discontinua destinata alla circolazione sulle strade dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La corsia ciclabile può essere impegnata, per brevi tratti, da altri veicoli se le dimensioni della carreggiata non ne consentono l’uso esclusivo ai velocipedi; in tal caso essa è parte della corsia veicolare e deve essere delimitata da strisce bianche discontinue.

Sindaco Vs Vice Sindaco

Sembra assurdo, ma vero! La linea di comunicazione della maggioranza fa acqua da tutte le parti. A dimostrazione di ciò sono stati le centinaia di commenti sotto i post di proclamazione del traguardo ottenuto, in particolare sotto a quello postato dal Vicesindaco Francesco Carlino.

Il 3 settembre il Sindaco Enzo Salera annunciò l’iter con le seguenti parole: “Come promesso, sono iniziati oggi i lavori per la segnaletica orizzontale della #Pistaciclabile che stiamo realizzando nel centro di Cassino. Voglio ringraziare in questa occasione le tante associazioni che in tutti questi anni hanno lottato per realizzare piccolo, grande sogno. E anche grazie a loro, oggi a Cassino, la ciclabile diventa realtà.”.

Una delle prime immagini della corsia ciclabile di Cassino

All’annunciazione del sindaco del abbiamo risposto con un post che metteva in risalto le criticità relative alla costruzione di una “pista ciclabile”, ma anche noi siamo rimasti spiazzati da ciò che poi si è appreso dal vicesindaco. (Leggi anche La pista ciclabile che vorrei…non è così e Ciclabile, la cittadinanza “pista” l’amministrazione)

Ben diverso il post del vicesindaco, di certo più oculato a metter “carne a cuocere” su un argomento che non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale, sta nutrendo forti dubbi. Soprattutto relativi alla sicurezza di queste nuove corsie ciclabili. Carlino: “Una nuova città è possibile…Cassino che cambia”. A destare il sospetto di una errata comunicazione sono di fatto le risposte che il vicesindaco ha scritto ai diversi cittadini spiazzati dall’annuncio.

Carlino smentisce Salera

Lo stesso Carlino, infatti, smentisce il Sindaco che aveva annunciato una pista ciclabile. Riportando una parte dell’articolo del D.L. Rilancio e chiamando per nome l’artefatto: “corsia ciclabile”. A nostro avviso cosa fine a sé stessa visto che dopo il D.L. rilancio, la modifica del Cds è avvenuta tramite la L.120/2020 dove non tutto è stato preso proprio alla lettera.

Il Sindaco Enzo Salera e il Vicesindaco Francesco Carlino

Truppe cammellate e cittadini perplessi

Nonostante le perplessità evinte negli innumerevoli commenti negativi, siano esse relative all’incolumità del ciclista o di chi usufruirà dell’infrastruttura, o relative al traffico. Problema non da poco, visto che il circuito occuperà le strade del centro. A colpirci sono stati i commenti in difesa dei neo amministratori.

In molti hanno commentato parlando di pista ciclabile e non di corsia ciclabile come precisato dal vicesindaco. “Vedere una pista ciclabile…fiducia in questa amministrazione.”; “in diversi paesi le ciclabili sono fatte così…”; 

La differenza è sostanziale, nella prima non è prevista alcuna promiscuità, sia con gli autoveicoli sia con i pedoni assicurando di fatto l’incolumità dei ciclisti, mentre la seconda, ammesso che vi siano i requisiti e che la strada venga classificata come “strada urbana ciclabile”, prevede la promiscuità, obbliga i ciclisti a rimanere nelle strisce delimitate. Mentre le auto, nonostante abbiano il divieto di sosta e di fermata possono travalicare le strisce per usufruire ad esempio dei parcheggi a pagamento.

Altra differenza è come si sviluppa una pista ciclabile. Una pista deve avere un percorso prestabilito, mentre la corsia deve esser presente in tutte quelle strade classificate come “strade urbane ciclabili”.

Una delle manifestazioni per la pista ciclabile

La pista ciclabile che non c’è… e le associazioni

Cassino è una città che ha un potenziale “ciclistico” notevole essendo stata ricostruita in un’area pianeggiante. Ad oggi il movimento ciclistico esistente ha numeri inaspettati, con diverse associazioni sportive che partecipano ad eventi sportivi regolarmente. E poi ci sono alcune associazioni di promozione che per anni hanno giustamente spinto per avere a Cassino la “pista ciclabile”.

Per chi va da sempre in bici cambia poco, oltre al fatto che finalmente per l’intera percorrenza della corsia ciclabile i ciclisti potranno pedalare uno al fianco dell’altro senza che un automobilista possa recriminare alcunché. Per chi invece ha lottato per avere una pista ciclabile, ancor meglio se inserita in un’area pedonale permanente, rimarrà a bocca asciutta, perché questa non è una “pista ciclabile”.

Cassino Notizie e la storia della “bufala”

A Cassino c’è un detto di origine campana “t’hann rat na Bufala”. Questa espressione veniva utilizzata quando nell’alto casertano veniva venduta la carne di bufala, commercialmente di basso valore, al posto della carne bovina. È proprio lo scotto che oggi pagano i cittadini dopo questa nuova iniziativa venduta per “carne bovina”.

Come sempre noi di Cassino Notizie siamo per le novità, per l’innovazione, per il cambiamento, in particolare quello “verde”, ma in primis siamo per le leggi e le regole. Per arrivare a mettere un punto, le leggi devono essere applicate alla lettera e non “a pezzi”. Fare oggi una corsia ciclabile o meglio ancora una area pedonale con relativa pista ciclabile non può esimere dall’obbligo che il nostro Comune ha nel redigere il PUT (Piano Urbano del traffico). Vivere oggi una “corsia ciclabile” senza alcuna informazione, sensibilizzazione o studio dei flussi siano essi di macchine, bici o pedoni è per noi una cosa fine a sé stessa. Semplicemente uno spot, tra l’altro visti i risultati e le reazioni dei cittadini, anche uscito male.

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