Carmine Di Mambro:«Allarme rosso per le liste di attesa»

2 MIN

Carmine Di Mambro torna a parlare di sanità e soprattutto delle liste di attesa che pongono la provincia di Frosinone a l’ultimo posto nel Lazio.
Nonostante si vada ribadendo l’uscita dal commissariamento, la nostra è la regione in cui i cittadini si lamentano di più per i tempi d’attesa necessari a fare una visita. Un esame clinico o radiologico e la cosa diventa grave se si parla della provincia di Frosinone.

Gestione sanitaria fallimentare

«E’ chiaro, quindi, – spiega Di Mambroil risultato di una gestione sanitaria ciociara completamente fallimentare. Vengono prese in considerazione tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali (brevi, differibili e urgenti). Le criticità si registrano soprattutto per quelle differibili che secondo gli standard regionali dovrebbero essere eseguite entro 60 giorni dalla prenotazione. Il monitoraggio viene effettuato ogni mese in base all’indice TDA. Ossia il rapporto tra il numero delle prenotazioni evase nei tempi prestabiliti rispetto al numero totale delle prenotazioni varia».

Tre gradi di qualità

Ci sono tre gradi di qualità: verde (quando il 90% delle prenotazioni rispetta i tempi standard), giallo (quando il rispetto dei tempi standard è tra il 50 e l’80% delle prenotazioni) e rosso (quando le prenotazioni entro i tempi standard sono inferiori al 50%). «La metà delle prenotazioni effettuate, – dice ancora l’ex consigliere comunale – in provincia di Frosinone, vanno oltre il tempo massimo, è il dato peggiore nella regione Lazio. Nell’ultimo mese, ma ormai è un dato che si ripete da anni, a fronte di 1148 prenotazioni per visite specialistiche, meno della metà, cioè il 48,3%, è stata evasa nei tempi prestabiliti dalla regione per gli esami differibili. Questo è il quadro che emerge dal monitoraggio delle liste di attesa nell’ASL di Frosinone che registra il dato peggiore nel Lazio.

Un mese rosso

Ebbene, nell’ultimo mese le criticità maggiori, da colore rosso, hanno riguardato le visite di gastroenterologia, fisiatria. Ma anche oculistica e cardiologia, malissimo per la maggior parte delle visite specialistiche. Difficoltà si sono registrate anche per l’ecografia alla mammella, la colonscopia e l’elettrocardiogramma dinamico.

«Nell’ultimo mese la ASL di Frosinone, – spiega ancora Di Mambroper le visite specialistiche, ha riscontrato il dato peggiore delle aziende sanitarie laziali, cosa che si ripete molto spesso in questi anni. Le cause di questa difficoltà, non sono da attribuire soltando al Covid-19. Perché il problema già c’era, vanno rintracciate in una pessima organizzazione regionale, nella carenza dei medici e nei paletti fissati dalla regione per l’erogazione dei servizi ambulatoriali oltre l’orario di servizio con le prestazioni aggiuntive».

«Se cresce l’esternalizzazione alla Asl di Frosinone, – conclude Carmine Di Mambrodel resto, si produce l’amplificazione dei costi mentre i tempi di attesa subiscono un ulteriore allungamento. Chiediamo al direttore generale e al Presidente Zingaretti di fermare l’esternalizzazione che aumenta i costi. Inoltre riduce servizi e qualità del sistema sanitario e rende succubi i lavoratori professionisti. Occorre ricordare che la sanità è finanziata dai cittadini contribuenti. I lunghi tempi d’attesa danneggiano la salute dei cittadini e sperperano il denaro pubblico».

Leggi anche Di Mambro:«Basta dg Asl figli della politica»

Lascia un commento