Il presidente di Destra Nuova, Fabio Marino pone l’accento su come la scarsa manutenzione sia ormai un marchio di fabbrica dell’amministrazione guidata dal Sindaco, Enzo Salera.
Così, giusto un pò…free
“La problematica “free” sta sicuramente molto a cuore ai libertariani che, – dice Marino – sotto la fulgida guida di Kim Salera, si ritrovano a guidare la città di Cassino. “Free” è la nuova stella polare di questa amministrazione. Prendono un qualsiasi vocabolo, lo inglesizzano e ci appiccicano a fianco “free”, che va così di moda“. In un anno abbiamo avuto piani quinquennali da fare invidia a Mao e Stalin: il progetto “Plastic free” (della cui attuazione si sa meno dell’origine della pandemia), il problema commerciale “Tax free”, la proposta “Bike free”.
La riforestazione
Fabio Marino è un fiume in piena: “Ora l’ultima moda è la riforestazione delle scuole e del Teatro Romano. Nel senso di lasciare che la natura dei vegetali faccia il suo corso. Ricoprendo i manufatti come avvenne per i Maya e per la Vecchia Cassino. Ma lì c’erano state guerre varie. Nel caso di oggi, invece, è il lancio del nuovo piano saleriano: una città “Manutenzione-free“. La puntualità nella mancanza degli interventi di manutenzione, la maniacale cura del dettaglio per l’incuria, l’attenzione alle zone periferiche. Qualità brillanti di un’Amministrazione SOVIETICA, chiusa nei suoi sogni di gloria”.
L’ultimo è “Una sorgente turistica per ogni quartiere”. “In via Leopardi – dice ancora Marino – sono iniziati da un paio di giorni i lavori per una cascata con giochi d’acqua multicolori a festeggiare quello che passa loro per la mente. Come completamento delle luminarie della Rocca Janula (che so, la liberazione di una farfalla ecumenica, la nascita di un nuovo Stato a Cuba: cose così) e parco per rinfrescare i nostri amici cani.
Totò e Cromwell
“Basta passare dalle parti dell’ex INPS per godere del mormorio dell’onde e rilassarsi con il fluire sommesso delle acque”.
Fin qui l’ironia. La cosa grave è che nessuno è intervenuto, –conclude Marino – né per riparare, né almeno per transennare, dato che si è creato un cratere di proporzioni lunari, potenzialmente pericoloso. Ho dovuto fare un video sui social per riuscire ad attirare l’attenzione. Se avessi voglia di ridere, citerei Totò (“E io pago!”). Voglio invece citare Cromwell, rivolgendomi direttamente agli Amministratori: “In nome di Dio e del popolo, andatevene!”.