L’Assessorato alle Pari Opportunità punta alla realizzazione di due Case della Semiautonomia

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In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne, martedì 25 novembre, il Comune di Cassino compie un passo fondamentale nel rafforzamento del sistema territoriale di protezione e accompagnamento delle donne vittime di violenza. Su proposta della delegata all’assessorato alle Pari Opportunità, l’assessora Maria Concetta Tamburrini, la Giunta ha approvato un atto di indirizzo per la realizzazione di due Case della Semiautonomia. Si tratta di strutture di secondo livello dedicate all’ospitalità temporanea delle donne che hanno intrapreso un percorso di uscita dalla violenza insieme ai loro figli minori.

La violenza di genere, come definita dalle Nazioni Unite, comprende “ogni atto legato alla differenza di sesso che provochi o possa provocare un danno fisico, sessuale, psicologico o una sofferenza della donna, compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o l’arbitraria privazione della libertà sia nella vita pubblica che nella vita privata”. Un fenomeno complesso, multiforme e purtroppo ancora gravemente diffuso, che richiede risposte tempestive, integrate e strutturate.

L’amministrazione comunale, da sempre impegnata nel contrasto alla violenza contro le donne, negli anni ha costruito una rete solida e operativa: un Centro Antiviolenza e una Casa Rifugio sono già attivi da tempo e pienamente inseriti nel sistema dei servizi territoriali.

E quest’anno, proprio in occasione del 25 novembre, si è scelto di affiancare alle tradizionali iniziative di sensibilizzazione una misura concreta, capace di incidere direttamente sui percorsi di emancipazione e rinascita delle donne che hanno vissuto la violenza.

Le due nuove strutture completeranno il circuito previsto dalla normativa nazionale in materia di contrasto alla violenza sulle donne, permettendo alla nostra città di attivare tutte le tipologie di servizi previste dalla legge nell’arco di soli sei anni.

«Supportare una donna vittima di violenza – sostiene l’assessora Tamburrini – significa accompagnarla fino alla fine del suo percorso, fino a quando, cioè, non avrà recuperato pienamente la propria autonomia e la propria libertà interiore. È fondamentale da parte di noi amministratori che non ci si limiti ad avviare percorsi di formazione e sensibilizzazione (pur indispensabili e da realizzare anche con il contributo delle associazioni che operano quotidianamente in questo ambito) ma che si sappia anche costruire strategie di sostegno concreto. Le Case della Semiautonomia vanno proprio in questa direzione: alleggerire il cammino difficile e doloroso che ogni donna è chiamata ad affrontare per tornare a essere una donna libera, capace di autodeterminarsi. Con la loro attivazione, il Comune di Cassino completa un circuito di protezione e accompagnamento che rappresenta un presidio fondamentale contro la violenza di genere».

Le Case della Semiautonomia sono destinate a donne che non si trovano più in una condizione di pericolo immediato, ma che hanno bisogno di un periodo definito per completare il percorso di uscita dalla violenza perché, pur essendo state accolte in una Casa Rifugio, non hanno ancora raggiunto la piena autonomia per motivi psicologici, economici, culturali, educativi o legali.

Si tratta di contesti abitativi in co-housing, autonomamente gestiti, dove le ospiti possono vivere in sicurezza e allo stesso tempo ricevere un supporto personalizzato da educatrici, psicologhe e operatrici specializzate.
Le Case della Semiautonomia rappresentano così un ponte essenziale tra l’accoglienza protetta e l’autonomia pienamente riconquistata, sostenendo le donne nella costruzione di nuovi equilibri e nel reinserimento sociale e lavorativo.

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