Il Consigliere Comunale di Cassino Carmine Di Mambro interviene con urgenza per denunciare il grave e inaccettabile depotenziamento del Centro Antitrombosi (TAO) presso l’Ospedale di Cassino, un servizio essenziale e salvavita per centinaia di cittadini.
Di Mambro, da sempre in prima linea sui temi della sanità e della tutela dei servizi di prossimità – un impegno che lo ha visto protagonista ancor prima di sedere in Consiglio Comunale e anche durante il suo precedente mandato in maggioranza – sente oggi il dovere di dar voce ai circa seicento pazienti affetti da patologie cardiovascolari, ischemiche e metaboliche che si trovano in grande difficoltà.
A seguito del pensionamento del Dott. Marrocco, specialistica di riferimento per le patologie trombotiche, il Centro Antitrombosi di Cassino è rimasto di fatto privo di un medico dedicato. Oggi, il servizio si è ridotto a essere poco più di un centro prelievi e, cosa ancor più grave, non figura più nel Piano Aziendale. Ha perso la sua chiara identità operativa, non essendo più configurato né come Unità Operativa Semplice Dipartimentale (UOSD), come lo era precedentemente, né come Unità Operativa Complessa (UOC) associata a un reparto di specializzazione.
La situazione è allarmante: la grave carenza di personale medico specializzato e dedicato ha portato alla chiusura del servizio il mercoledì, allungando insostenibilmente liste d’attesa e ritardando gli appuntamenti per i pazienti che assumono farmaci salvavita indispensabili. Per tentare di mantenere in vita il servizio, si è ricorsi all’alternanza di vari specialisti provenienti da diversi reparti, una soluzione tampone che crea solo difficoltà assistenziali, poiché questi professionisti sono costretti ad assentarsi dal centro a causa degli impegni prioritari legati alla turnistica di reparto. L’assistenza diretta per l’inizio della terapia o per la gestione immediata di complicanze (come micro-emorragie dovute a INR instabile) è venuta così meno, costringendo i pazienti a disagi inammissibili.
I centri TAO sono servizi salvavita fondamentali. Servono a garantire un controllo costante e, soprattutto, di prossimità per la gestione di patologie tromboemboliche. Ogni logica di accentramento organizzativo finalizzata al contenimento dei costi, avverte Di Mambro, collide violentemente con le esigenze e le aspettative dei malati. Non solo genera disagi, ma rischia di aumentare gli oneri sulla spesa sanitaria complessiva, vanificando la tempistica della prevenzione e dell’intervento in caso di necessità.
“Se si vuole davvero migliorare la vita dei pazienti, è necessario potenziare la sanità territoriale e i servizi di prossimità,” conclude il Consigliere Di Mambro. “L’Ospedale di Cassino deve essere un DEA di I Livello con più medici, più reparti specialistici e un Pronto Soccorso realmente operativo. Chiedo un intervento immediato e risolutivo da parte della Direzione Sanitaria per ripristinare la piena operatività e l’identità medica del Centro TAO. Dobbiamo mettere fine alla facile narrazione secondo cui ‘tutto va bene e meglio di così non si può fare a scapito dei più deboli.”
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