La notizia che in questi giorni ha sconvolto la comunità cassinate e accademica è la morte improvvisa, a seguito di una caduta dal monopattino, del giovane Charles, studente ventiquattrenne del Ghana, laureato all’Unicas e in procinto di bissare la corona d’alloro con la magistrale in ‘Economics and entrepreneurship’ nella sessione estiva.
Sulla morte di Charles tanto è stato detto, caduto dal monopattino in piena notte è arrivato al Pronto soccorso dove è stato sottoposto a esami e Tac per poi finire di corsa in sala operatoria dopo poche ore per rottura della milza e conseguente emorragia. C’è poco da dire, Charles è morto.
Spetterà alle forze dell’ordine ricostruire la dinamica, le ultime ore della vita del giovane studente. Dove ha passato la serata, con chi. Se era solo nel momento della caduta, se sia stato investito, se sia accaduto altro. Poi l’arrivo al Pronto soccorso, i dolori riportati all’arrivo, gli esami effettuati, le tempistiche. Ogni minimo aspetto della vicenda deve trovare una collocazione temporale e fisica, di questo se ne occuperà chi è nella posizione di farlo.
La tragedia si è consumata nella notte tra venerdì e sabato. Sabato però, nonostante la notizia sia stata diffusa da stampa locale e nazionale, sono stati tagliati nastri, tra applausi e sorrisi. Si sono svolte serate ed eventi come se nulla fosse. Il sindaco, lo stesso che oggi – domenica – scrive un post riferendosi alla notizia appresa ieri mattina, ha scritto un messaggio affidato ai social solo nel pomeriggio, “Ho provato un profondo dolore nell’apprendere ieri mattina della sua morte soprattutto dopo aver assistito ai primi soccorsi per quella che sembrava essere una banale caduta dal monopattino e averlo visto entrare in ambulanza con le proprie gambe”. Un cordoglio, il suo, arrivato con un po’ troppe ore di ritardo, sarebbe bastato scrivere queste due righe magari proprio ieri mattina e pensare di sospendere un taglio del nastro a una giostra con parte dell’amministrazione a poche ore dalla morte tragica di uno studente.
Ma così non è stato, quindi Salera ha tagliato quel nastro, con parte della sua maggioranza, a meno di 24 ore dalla morte improvvisa e dolorosa di un ragazzo. E’ passato il weekend e nel pomeriggio piovoso della domenica “ci si ricorda” del cordoglio e del dolore. Una scelta che ha sollevato non poche polemiche anche tra molti cittadini, sia sui social che in strada. Dure le critiche che non lasciano spazio a giustificazioni.
Ci saranno fiaccolate, ci saranno indagini, ci saranno ancora lacrime, dolore, recriminazioni e ricostruzioni. Charles no, lui non ci sarà.
Clicca qui per leggere ulteriori notizie



