Si sono ritrovati in piazza De Gasperi per onorare la memoria di chi trovò la morte nell’oscuro delle Foibe. Una delle pagine più buie della storia che vide uomini, donne, bambini, anziani morire per mano dei partigiani jugoslavi.
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Presenti diversi membri della compagine di Fratelli d’Italia della città martire, un momento di raccoglimento per ricordare e onorare chi in quei terribili giorni trovò la morte, è stato posto un fascio di fiori in memoria delle vittime “E’ un dovere ricordare, è una responsabilità onorare le vittime di brutali eccidi che videro calare il buio sulle loro vite, gettati come oggetti in buche nelle montagne. Parliamo di uomini, ma anche di nonne, bambini anche molto piccoli e anziani. Ogni morte frutto delle violenze delle guerre e dei totalitarismi merita dure condanne, senza colori o partiti. La violenza non ha giustificazioni”, il commento a margine. In piazza Gabriele Picano, dirigente regionale di FdI, Nora Noury e Silvestro Golini Petrarcone, consiglieri comunali, Fabio Marino, Alberto Borrea, Gianrico Langiano Gavino Gaias, esponenti della compagine cittadina. Assente Angela Abbatecola, ex portavoce del gruppo della città martire, per motivi di salute.
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I massacri delle foibe sono stati degli eccidi ai danni di militari e di civili autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia avvenuti durante e immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale da parte dei partigiani jugoslavi dell’Ozna. Il nome “Foibe” deriva dai grandi inghiottitoi carsici (chiamati appunto foibe) dove furono gettati i corpi di alcune vittime o, in alcuni casi, le stesse ancora in vita.
Un evento storico troppo spesso dimenticato o di cui poco si parla, purtroppo anche tra i banchi di scuola.
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