Punto cottura per la mensa scolastica, a Caira lavori al palo. Evangelista sulle barricate

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La situazione attuale riguardo il punto di cottura previsto a Caira e necessario per il servizio di refezione scolastica sembra non lasciare buone speranze. A renderlo noto anche con delle foto pubblicate sui social, il consigliere d’opposizione Franco Evangelista. E’ proprio l’esponente di minoranza che da tempo sta mantenendo alta l’attenzione sulla questione. A fargli da eco anche i colleghi d’aula Carmine Di Mambro e Nora Noury che sono intervenuti diverse volte sulla situazione.

“Punto di cottura pasti scuole di Cassino.. doveva essere consegnato 15 ottobre. Poi 15 dicembre… oggi (17 dicembre 2024) è così!!! Posso dire che le menzogne sono vergognose??”

Questo il commento caustico di Evangelista che più volte in aula ha chiesto conto al sindaco e alla sua maggioranza delle motivazioni che hanno portato la città, le famiglie e i bambini a dover fare i conti con una gestione del servizio così inadeguata. Un servizio che, ricordiamo, è ovviamente a pagamento. Ancora oggi, con la mensa iniziata il 1° ottobre, i bambini mangiano pasti cotti a Vairano, a oltre 40 chilometri di distanza. Ci sono parecchi genitori che si sono lamentati, ma per alcuni regna sovrana l’indifferenza. Sembra però che, nonostante in tanti stiano usufruendo del servizio, quindi addirittura pagando, in realtà i bambini non mangino, consumino pasti differenti o aspettino di tornare a casa per mangiare, grazie anche a merende più sostanziose del solito. Qualcuno, secondo quanto riportato dai genitori, ha avuto qualche problemino gastrointestinale. Eppure i genitori, contrariamente a quanto solitamente si è abituati a vedere, restano in silenzio. Come rassegnati.

“E’ inutile parlare, ci dicono che dobbiamo aspettare. Questo è. l’Alternativa è andare a prendere i bambini in anticipo, ma per chi lavora e ha scelto l’orario prolungato sarebbe una follia. Sicuramente qualcosa può anche andare, ma ci sono dei giorni che mia figlia torna a casa davvero affamata, pare che capiti anche che manchi il pane o la frutta. Insomma, quello che almeno potrebbe contribuire a saziare i bambini”. Ma anche su tutte queste mancanze, peraltro già evidenziate durante uno degli incontri tra amministrazione, cooperativa e rappresentanti dei genitori, non ci sarebbero sostanziali novità.

“Avremmo dovuto richiedere il pasto domestico all’inizio dell’anno. Abbiamo optato per la mensa sia per comodità, ma anche per permettere ai nostri figli di condividere un momento di socialità. Ma se avessimo saputo che su 8 mesi di servizio (ottobre-maggio) tre o anche più sarebbero stati di questo livello, avremmo fatto altre scelte” spiega mamma Maria.

“Un giorno hanno portato un primo, eravamo convinti fosse una crema o una zuppa, ma era una pasta con verdura o legumi, solo che si era “trasformata”. O anche del pollo agli agrumi, o questo sarebbe dovuto essere, ma c’era un liquidino nel quale era immersa la fettina di pollo che non aveva nulla di invitante” ha commentato una docente. Insomma, non si tratta neanche di mettere in questione le materie prime, è proprio la logica che spiega come mai pietanze anche cotte correttamente in una cucina, confezionate, trasportate per 40 chilometri, sporzionate e messe in tavola non mantengano intatte le “qualità organolettiche e di aspetto”, chiamiamole così.

La lotta portata avanti strenuamente da Evangelista e dai colleghi non si ferma, il sindaco aveva detto in un primo momento che la situazione si sarebbe risolta entro il 15 ottobre, diventato poi 15 novembre, al 15 dicembre, ultima data annunciata in sala Di Biasio, la situazione appariva fumosa. Oggi, 17 dicembre, le immagini di quello che dovrebbe diventare il punto cottura, lasciano ben poco all’interpretazione. Scatolini, impalcature e lavori in corso. A una settimana dal Natale. E mentre chi gestisce, decide e comanda può mangiare cibo di qualità, appena sfornato, gli scolari della città martire, dai tre ai dieci anni, si ritrovano sotto il naso la “roulette russa” del pranzo. Speriamo che ci pensi Babbo Natale.

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