Bye Bike Cancer, tutti insieme per parlare di prevenzione e sostenere la ricerca

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Giovedì sera è previsto a Cassino l’arrivo dei due protagonisti libanesi impegnati nell’incredibile viaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla lotta contro il cancro, una malattia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo.
“Il tour della dottoressa Lea Kallassi e dell’atleta Ralph Khoury è iniziato lo scorso 22 settembre alle 10 dalla sede dell’Ambasciata del Libano a Parigi – spiegano il consigliere d’opposizione Carmine Di Mambro, punto di riferimento sul territorio nell’importante battaglia a sostegno dei malati di cancro, della ricerca e delle cure sanitarie garantite a tutti e Luigi Capogna – Provenienti dalla Città della Luce, portano con sé non solo il peso della sfida che li attende, ma anche le speranze di coloro che sono colpiti dal cancro. L’esortazione è quella di unirci tutti insieme a loro per condividere questo surreale viaggio che li riporterà nella loro terra, Beirut più di una semplice destinazione: è un ritorno a casa.
Percorreranno, tempo meteorologico permettendo, in bici l’ultimo tratto da Tripoli a Beirut domenica 3 novembre”. Al loro arrivo a piazza Diamare ci sarà un momento di confronto e di condivisione per parlare di questa importante iniziativa e di cosa sia possibile fare ognuno nel proprio piccolo. Venerdì mattina poi appuntamento alle 9.30 per salutarli alla ripartenza e per un sostegno a questa grande sfida.
Al loro ritorno a Beirut saranno poi accolti in Piazza dei Martiri con un evento celebrativo organizzato dall’Associazione Barbara Nassar, alla presenza dei ministri Georges Kallas e del dottor Firas Abyad. Beirut simboleggia non solo la fine del loro viaggio, ma l’inizio del cambiamento.


Ralph Khoury appassionato di parapendio e ciclista è dedito a superare i limiti e ad affrontare nuove sfide. Con una passione per l’avventura e l’esplorazione, ha completato numerose spedizioni in bicicletta. Quest’anno, sta canalizzando il suo atletismo e l’amore per il ciclismo in una causa significativa, partendo per un viaggio in bicicletta per aumentare la consapevolezza sul cancro e la prevenzione delle malattie.
Lea Kallassi medico di medicina di famiglia con un Master in Salute Pubblica, sostiene i cambiamenti nello stile di vita per migliorare la qualità della vita e prevenire malattie croniche come cancro, diabete e malattie cardiache, non solo predicando, ma anche impegnandosi per uno stile di vita attivo.
Si sono allenati molto ed hanno tagliato i capelli per andare in bicicletta da Parigi a Beirut, raccogliendo donazioni per i malati di cancro correndo il rischio di affrontare tanti disagi ma pronti per trovare rimedi e sollievi e non rimanere indifferenti. Insieme stanno pedalando per il cambiamento. “Lo scopo del Bye Bike Cancer è quello di invitare tutti a creare un momento di riflessione su ciò che ognuno di noi può fare concretamente per combattere il cancro – spiegano Di Mambro e Capogna – Chiunque può fare qualcosa, anche informarsi adeguatamente significa dare un volto alla prevenzione, rappresenta un gesto di rispetto nei confronti di chi lotta per sconfiggere il cancro e nei confronti di tutti coloro che ogni giorno si impegnano per trovare cure e terapie adeguate e definitive nella lotta contro il cancro specialmente in un paese dove si lotta per la sopravvivenza quotidiana”. La condizione in Libano non è semplice: sono individui senza né patria né cittadinanza, costretti all’invisibilità. La complessità del sistema legale in Libano crea una barriera maggiore per queste persone per una situazione socioeconomica del Paese già dilaniato da una crisi profonda economica iniziata nel 2019 che vede aumentare sempre di più il numero delle persone vulnerabili.
Questo vuol dire che accrescendo e migliorando le strategie di prevenzione, di diagnosi precoce e di trattamento, sarebbe possibile salvare molte vite umane, basti pensare che l’80% delle donne libanesi ultracinquantenni vengono colpite dal tumore al seno.
Questa iniziativa si propone di attuare una campagna di comunicazione e di educazione della popolazione libanese sulla prevenzione (stili di vita sani e screening), diagnosi, cura, riabilitazione e reinserimento sociale dei malati oncologici. Si propone inoltre di favorire e realizzare l’informazione dei pazienti oncologici e delle loro famiglie sulla possibilità di accesso alle cure, anche tramite realizzazione e diffusione di documentazione informativa e opuscoli, promuovere l’integrazione sociale e la difesa dei diritti civili e all’assistenza sanitaria di chi è o è stato malato di tumore e dei loro familiari. “Il cancro si batte tutti insieme, ciascuno per la propria parte – conclude Di Mambro che incalza – La prevenzione resta l’arma principale. Si pensa che il 50% dei tumori può essere prevenuto con la prevenzione ed evitando i fattori di rischio e facendo diagnosi precoce. Infatti, molti tumori, se trattati precocemente e in modo adeguato, possono guarire”.
Uno dei modi per aiutare le persone più vulnerabili è sostenerle economicamente.
Si può fare la differenza facendo una donazione a:
Whish al 70313156, OMT allo 03461106, o il link Fundahope nella biografia
A chi non può permettersi di donare, raccomandiamo di fare in ogni caso la sua parte,
anche solo condividendo e diffondendo il messaggio perché sensibilizzare gli altri è molto importante. Si possono seguire le varie tappe su instagram:
byebikecancer.

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