Mercato, gli ambulanti in Comune per un confronto: fumata nera e niente di fatto

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L’incontro alla fine è avvenuto. Martedì pomeriggio gli ambulanti del mercato settimanale spostati nell’area di via degli Eroi hanno avuto un confronto in Comune con sindaco e amministratori. Ma la discussione non ha portato a nessuna soluzione.

“Il sindaco e gli altri ci hanno detto che bisogna provare. Noi gli abbiamo detto che lo abbiamo fatto, erano venuti il primo sabato a dirci di provare a fare qualche mercato per vedere come andava. E’ andata male. Ora però, secondo loro, la prova non sarebbe di 4 giornate, ma almeno di sei sette mesi, poi si vedrà” ha raccontato uno dei commercianti.

“Qua diamo i numeri, cambiano versione e ci chiedono di provare per mesi. Però la tassa ce la chiedono comunque, noi dobbiamo pagarla. Insomma a conti fatti dobbiamo pagare per stare in un posto che ci impongono loro, per cui non ci hanno chiesto neanche un’opinione e nel quale abbiamo già dati per dimostrare che non ci porta neanche il 25% degli incassi che solitamente portavamo a casa il sabato. Sembravano anche evidentemente infastiditi per le nostre richieste” chiosa un altro ambulante.

L’amministrazione prosegue dritta sulla scelta presa, ha annunciato di aver in mente di avviare un altro settore di mercato nell’area di San Giovanni, ma non si parla di tempistiche né di altro. Qualche critica è arrivata per la mancanza di proposte arrivate dai commercianti, ognuno dei quali chiede una soluzione, purché agevoli il lavoro.

“Ma non dovrebbe essere compito nostro portare una proposta. Sono loro ad avere in mano regolamenti e carte, perché da come hanno sempre detto è stato incaricato qualcuno di fare uno studio per questo spostamento. Peccato che nello studio nessuno abbia tenuto conto dei protagonisti, cioè noi. E di settori del mercato che hanno bisogno di essere quanto più vicini al mercato dell’abbigliamento o del settore alimentare per poter lavorare. Noi ci aspettavamo qualche controproposta da loro, una soluzione realizzabile in poco tempo, qualche settimana. Ricordo che qua si parla di famiglie, di marito e moglie che vivono di questa attività, di figli da campare. Ma sì, loro possono aspettare sei sette mesi, che importa! Una totale indifferenza nei nostri confronti, senza ombra di rispetto o di umanità” il duro commento, anche particolarmente preoccupato, di una delle commercianti. “Avevano annunciato sbandierando fogli in consiglio che tutti gli interessati erano molto più che entusiasti e soddisfatti. ma io mi chiedo, con chi si sono confrontati prima di avviare tutto? Con chi hanno parlato? Chi sono questi ambulanti così felici ed entusiasti? Mi sembra una enorme presa per i fondelli”.

Insomma, nonostante l’incontro, niente di fatto. Fumata nera. Gli ambulanti dei settori di piante e fiori, animali e casalinghi devono restare dove sono stati messi e andare avanti nonostante tutto, poi si vedrà. Così è stato deciso.

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