La scuola è iniziata mercoledì scorso e già nei giorni precedenti i genitori erano stati avvisati che ci sarebbero stati dei disagi. Il plesso Pio Di Meo è interessato da diversi lavori, e nei prossimi mesi il cantiere resterà operativo per riuscire a terminare i lavori nel più breve tempo possibile – previsti interventi almeno per tutto l’anno scolastico.
I primi giorni i genitori hanno cercato di capire come poter accompagnare i figli all’entrata e a riprenderli all’uscita evitando di trovarsi in mezzo alla strada. E le cose fin da subito sono apparse abbastanza complicate, senza calcolare che per le prime elementari l’orario di ingresso è stato posticipato per permettere ai bimbi di inserirsi gradualmente e, per lo stesso motivo, l’orario di uscita è stato anticipato. Venerdì scorso poi una bomba d’acqua alle 13 circa, dopo l’uscita dei piccoli di prima, cancelli aperti e tutti sono scappati dentro a prendere i figli cercando, inutilmente, di evitare la grande pozzanghera che si forma sul cancello dopo essersi bagnati da capo a piedi nell’attesa.
Oggi sono entrati e usciti tutti insieme. Neanche a dirlo la situazione è stata totalmente ingestibile. I cancelli dell’ingresso di via Pascoli vengono lasciati chiusi fino al suono della campanella all’ingresso la mattina, quindi fino alle 8.15. Inutile dire che tutti i genitori si accalcano in pochi metri occupando, inevitabilmente, anche una porzione della carreggiata. Grandi le difficoltà per gli automobilisti, per gli scuolabus e per gli stessi genitori e i bambini.
Stessa scena anche all’uscita, anzi forse peggiore. Cancelli sbarrati fino alla campanella – la prima prevista alle 13.10. Poi le prime vengono scortate fuori dalle insegnanti e i bimbi consegnati sul limite del cancello, dove i genitori di tutti gli scolari sono accalcati e dove si fermano, a turno, i diversi scuolabus. Una volta consegnati i bimbi di prima si passa a quelli di seconda e di terza e solo allora, fortunatamente, i genitori possono entrare nel cortile e recuperare i figli. Ovviamente tutte queste operazioni richiedono più tempo del previsto e così il tratto di via Pascoli resta nel caos per diverso tempo. Problemi per i genitori che hanno i minuti contati per recuperare diversi figli in diversi plessi. Oltre al caos e al disagio i genitori ancora non hanno dovuto fare i conti con il maltempo, nel caso di pioggia infatti la mole di genitori e di bambini diventerebbe una distesa di ombrelli sgocciolanti.
Diversa la situazione per gli studenti che entrano dal lato di via Alfieri. Il tratto di strada, infatti, viene chiuso in orario di ingresso e di uscita ed essendoci l’ampio spazio di piazza Green, la folla di genitori riesce a distribuirsi in maniera più omogenea senza sostare in strada tra le automobili di passaggio.
“Non è comprensibile la scelta di lasciare i cancelli chiusi – ha tuonato un gruppo di genitori – siamo su via Pascoli, la strada non può essere chiusa e lo capiamo, è comprensibile. Ma perché lasciarci fuori? Dobbiamo poter entrare nel cortile. Sappiamo che lo spazio è diminuito per via del cantiere, allora potrebbero assegnare a ogni classe che esce da questo lato uno spazio così da non creare caos, sarà premura di noi genitori non mischiarci e cercare di mantenere l’ordine, ma almeno non saremmo in mezzo alla strada. Potrebbe essere anche più facile per gli insegnanti all’uscita che saprebbero dove indirizzare i bimbi”. Mentre la questione della viabilità è gestita dal Comune, la decisione di aprire i cancelli dipende dall’autonomia dell’istituto. Il dirigente potrebbe quindi ascoltare le richieste dei genitori e offrire una soluzione che possa andare incontro alle esigenze di tutti.
“Ci è stato detto che per via dei lavori questo sarà un anno complicato. Che ci sarebbero stati disagi e ci è stata chiesta collaborazione. Noi siamo disposti al massimo della collaborazione – spiegano sempre i genitori – ma vorremmo anche trovare una soluzione condivisa e più sicura. Per chi arriva con figli più piccoli o con un passeggino, ritrovarsi nella calca o in mezzo alla strada diventa davvero un rischio. Non chiediamo di entrare nell’istituto, ma semplicemente di poter entrare nel cortile, come abbiamo sempre fatto. Ci sarà anche meno spazio, ma meglio lì che in mezzo alla strada e alle automobili. Se non dovesse arrivare una soluzione adeguata in molti stiamo valutando delle delle soluzioni alternative”. E tra le soluzioni alternative c’è già chi è pronto a chiedere un nulla osta di uscita anticipata per tutto l’anno, cosi da poter recuperare i figli alle 13 ed evitare questo strazio quotidiano. Sicuramente una scelta drastica che, oltre a creare un precedente, farebbe perdere minuti preziosi di lezione ai piccoli.
Domani pomeriggio un’ulteriore prova con l’uscita pomeridiana delle 15.15.
Si preannuncia un anno scolastico molto complicato alla Pio Di Meo, urgono soluzioni che mettano d’accordo famiglie, docenti, preside, operai e collaboratori. Anche perché la presenza di una mole di persone così importante in una delle strade principali del centro diventerebbe un problema per l’intera comunità qualora dovesse restare una costante quotidiana. Un lavoro di squadra da attuare il prima possibile, magari convocando una riunione con i rappresentanti delle classi interessate dai problemi.
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