NTIÉMPÖRËUÈRRA, è uno spettacolo ideato e organizzato dall’associazione Attori per Caso, inserito nel programma dell’ottantesimo della distruzione di Cassino e Montecassino e con il patrocinio del Comune di Cassino.
Uno spettacolo in due tempi in lingua dialettale cassinate. E’ un evento culturale che nasce dalla volontà di ricostruzione della coscienza storica della popolazione cassinate. Questo è uno spettacolo comico-drammatico basato sulle storie vere dei cassinati che hanno vissuto la distruzione e lavorato per la ricostruzione. Uno spettacolo che rinnova la memoria e ricorda che, dietro le grandi braccia degli eventi storici, guidati dai potenti, si nascondono le piccole mani laboriose della gente comune. Uno spettacolo ideato, costruito, scritto e rappresentato da giovani cassinati che intendono onorare gli sforzi e la sofferenza dei loro nonni. Per diversi anni la gente comune di Cassino ha vissuto i ricordi di guerra come un’esperienza da raccontare solo a pochi intimi, ma ora, dopo 80 anni, tutti cercano di comprendere, raccontare, approfondire i diversi segni che la distruzione ha lasciato nella memoria e nel
cuore.
Non solo un racconto, ma una vera e propria testimonianza
Questo spettacolo parte da un percorso di ricerca delle testimonianze dei superstiti della Seconda Guerra Mondiale e dall’esercizio di scrittura collettiva. Tutto nasce da un gruppo di persone disposte a giocare, a cercare nei ricordi dei propri familiari, a cercare di capire come si traducono i segni della storia sulle persone che l’hanno vissuta realmente.
E sono proprio questi testimoni che, con le loro biografie, con i loro corpi, con la gestualità, hanno suggerito le parole, le forme e le narrazioni di questo spettacolo. Tutte le persone, soprattutto quelle che hanno vissuto la guerra sulla loro pelle, sono piene di storie da raccontare e forse non lo sanno o non ne sono pienamente consapevoli. Storie vere che fanno parte dell’esperienza di vita ma anche storie fatte di desideri e sogni difficili da realizzare. Questo spettacolo rappresenta il tentativo di liberare queste storie dal vincolo dell’esperienza diretta per poi comporle in una sinfonia che riesca a liberare la musica delle
forti emozioni dei cassinati che hanno vissuto e sperimentato la distruzione delle loro certezze e la sofferenza della ricostruzione.
Un viaggio tra i ricordi
I racconti e le testimonianze di coloro che hanno vissuto la distruzione e lavorato per la ricostruzione, serviranno ad avvicinare la micro-storia dei nostri nonni alla macro-storia che tutti possono studiare sui libri. Una serie di episodi veri, struggenti ma anche molto comici che rappresentano la forza, il dolore, la tenacia e la comicità del popolo cassinate. Le testimonianze, vere, sono state raccolte dai membri della nostra associazione e poi, sceneggiate e tradotte in lingua dialettale cassinate dal regista Maurizio Sinagoga.
Le storie rappresentate in questo spettacolo sono tutte vere, non c’è una sola pagina del copione che sia frutto della finzione o dell’immaginazione. Il lavoro di tessitura della sceneggiatura si basa solamente sull’intreccio delle varie vicende raccontate dai testimoni della guerra. L’unica forzatura della sceneggiatura consiste nell’accostamento di più storie e racconti nella stessa scena, le vicende narrate provengono da persone e circostanze diverse ma qui vengono rappresentate in un unico intreccio.
I nomi dei personaggi non corrispondono ai nomi reali delle persone che hanno vissuto e raccontato la loro esperienza poiché è nostra intenzione celebrare la tenacia, la forza, l’orgoglio, il dolore, la sofferenza, la speranza e lo spirito di collaborazione non dei singoli testimoni di guerra, ma di tutta la gente della vecchia Cassino.
Personaggi senza nome e storie vere. Persone vere che rimangono anonime ma che fanno parte di quel gruppo di eroi della quotidianità a cui nessuno conferirà mai una medaglia. Quelle persone vere, povere, semplici, forse anche giudicate insignificanti, che però fanno la storia di un popolo. Sul palco ci saranno quasi 40 attori che interpreteranno le vicende raccontate dai testimoni di guerra.
Maria Nardone e la memoria storica di una comunità
Maria Nardone, una nonna che non sa parlare bene l’italiano e che si esprime solamente in dialetto cassinese, racconterà delle storie di guerra e i personaggi dei suoi racconti prenderanno vita e ci riporteranno indietro, negli anni dei bombardamenti di Cassino e Montecassino. Verranno raccontate e vissute le storie comiche e drammatiche di un popolo forte e fiero che ha affrontato la guerra con coraggio, tenacia e anche con un po’ di ironia. Non mancheranno alcuni canti tradizionali, come quello degli sfollati. Un canto triste che si tramanda di generazione in generazione e che i giovani cassinati non devono assolutamente dimenticare.
La parola d’ordine di questo spettacolo è: ricordare.
Mai dimenticare la sofferenza della guerra… mai come oggi diventa veramente importante.
Un’occasione da non perdere venerdì sera al Manzoni alle 21, un modo per ricordare insieme, una serata corale, un momento di riflessione. Un’emozione da vivere sentendo le radici affondare nel passato e i rami ergersi verso il futuro.
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