Da Lisbona a Praga. Dopo la tappa portoghese del 2023, quest’anno la “ Fiaccola pro pace et Europa una” visita la Repubblica Ceca. Cambia la terra ma i tedofori restano i ragazzi del CUS Cassino. Una nutrita delegazione tra atleti e dirigenti è stata protagonista nella capitale ceca. La tradizione della fiaccola nasce sessanta anni fa, quando l’allora Papa Paolo VI sale a Montecassino per consacrarne la Basilica Cattedrale dopo la ricostruzione. Montecassino era stata distrutta durante la seconda guerra mondiale nel bombardamento degli alleati avvenuto il 15 febbraio 1944. “Messaggero di pace, realizzatore di unione, maestro di civiltà, araldo della religione di Cristo e fondatore della vita monastica in occidente. Al crollare dell’Impero romano, mentre alcune regioni d’Europa sembravano cadere nelle tenebre ed altre erano ancora prive di civiltà e di valori spirituali, fu San Benedetto a far nascere in questo nostro continente l’aurora di una nuova era”.
Con queste parole, il 24 ottobre 1964, Papa Montini proclama Benedetto “Patrono d’Europa”. Inizia lì il cammino della “Fiaccola pro pace et Europa una”. Anno dopo anno il fuoco di San Benedetto è stato acceso ad ogni estremità del vecchio continente visitando capitali e luoghi di culto. Una tradizione che unisce tre comunità legate alla vita e alle opere del Santo: Norcia, Subiaco e Cassino. Da trent’anni la fiaccola è affiancata anche dal “Corteo Storico Terra Sancti Benedicti”. Le quattro giornate di Praga sono state caratterizzate da visite culturali ed incontri istituzionali. I sindaci delle tre città benedettine hanno donato copia della “Regola” al Sindaco della capitale e all’Ambasciatore italiano presso la Repubblica Ceca. Nel Monastero di Brevnov è stata protagonista la fiaccola accompagnata dagli atleti del CUS Cassino, dai Marciatori Simbruini di Subiaco e dai Runners di Norcia.
A fare da cornice l’ampia delegazione delle città benedettine. Uno dei momenti più toccanti è stato la lettura del messaggio da parte del Presidente della Fondazione San Benedetto. Dom Luigi Maria Di Bussolo nell’occasione ha invitato il Nunzio Apostolico nella Repubblica Ceca, l’Arcivescovo Jude Thaddesus Okolo ad accendere fiaccole a Praga il 21 marzo in contemporanea con quelle che illuminano ogni anno Montecassino. “Sono stati quattro giorni intensi e densi di significato – ha dichiarato il Presidente del CUS Cassino Carmine Calce – in cui la nostra delegazione è stata protagonista al fianco dei rappresentanti del Comune, guidati dal Sindaco Salera, di Montecassino, con in testa l’Abate Dom Luca Fallica e della Fondazione San Benedetto con il suo Presidente Don Luigi Di Bussolo. I nostri atleti hanno partecipato con entusiasmo sentendo la responsabilità del loro ruolo a Praga. Archiviata la visita in Repubblica Ceca il CUS è già pronto per i prossimi appuntamenti. I nostri tedofori accompagneranno la fiaccola nelle tappe di Norcia, Subiaco, Montecassino e Cassino e subito dopo ci attendono i Campionati italiani di Corsa Campestre che si svolgeranno a Cassino il 9 e 10 Marzo. Un evento di valore nazionale che impreziosisce l’attività del CUS dopo aver ospitato nelle ultime stagioni i CNU e gli Assoluti di Scherma”.
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