“La proposta di riportare alcune scuole in centro ha innescato un partecipato dibattito, e di questo sono soddisfatto. Da esponenti del panorama politico e dalla stampa sono arrivati contributi e critiche, ma anche apprezzamenti. Tutto fa parte del confronto. E questo mi permette di chiarire il senso della mia idea e di dialogare per il bene della nostra comunità. Ricordo il dibattito sul decentramento delle scuole, e comprendo le ragioni di chi all’epoca decise di creare un polo scolastico in località Folcara. Le previsioni di crescita della nostra città lasciavano ipotizzare uno sviluppo anche urbano in quella zona, e lo spostamento delle scuole era idea lungimirante in una prospettiva di consistente crescita demografica di Cassino, crescita che però non si è verificata. La conseguenza è stata che il polo scolastico è rimasto isolato dal centro urbano, che ha perso la ricchezza costituita dagli studenti. Ricchezza umana, prima che economica”. A dichiararlo Arturo Buongiovanni candidato sindaco del Centrodestra.
“Io ricordo quando da studente incontravo nei bar, per le strade e nelle piazze amici e coetanei. Ora invece oltre duemila studenti non vivono più la città, e Cassino ne esce impoverita umanamente ed economicamente. Al di là del problema del congestionamento del traffico in zona Folcara e degli inconvenienti per le famiglie, che pure per me sono temi importanti, la questione in gioco è la visione di città che io immagino: una città giovane, appassionata, partecipata, una città nella quale gli incontri e i confronti nelle vie del reale vincano sugli scontri e sull’isolamento tipici della socialità virtuale, e in cui gli acquisti nelle attività commerciali siano occasione di confronto e di crescita tra le persone oltre che di giusto profitto per i commercianti locali. Una città in cui i giovani siano volano di socialità verace, di iniziative culturali e di prosperità economica”, spiega Buongiovanni.
“I giovani vanno aiutati ad uscire dai recinti social. Riportare gli studenti in città è proposta che va in questa direzione, e costituirebbe un tassello importante del mosaico sociale che vorrei contribuire a realizzare, anche in un’ottica di rilancio virtuoso del commercio cittadino. La mia proposta vuole essere dialogica, strumento per rendere la nostra città più viva, più creativa, più dinamica. Una possibilità di arricchimento per Cassino, sulla cui concreta fattibilità intendo confrontarmi con tutti, dentro e fuori la coalizione che mi sostiene. Ed è con questo spirito che ho scritto al Presidente della Provincia”.
Buongiovanni poi conclude riferendosi alle osservazioni mosse da Di Zazzo: “Caro Tullio, avanzo l’idea del ritorno degli studenti in città con lo stesso spirito che mi animava quando io ero un diciottenne candidato al consiglio comunale e tu un giovane candidato sindaco: avevamo entrambi la speranza che la politica potesse andare oltre i freddi calcoli e i solchi già tracciati, e che si potesse anche sognare. Mi candidai allora e mi candido adesso con la stessa speranza e con la stessa immutata idea di politica: che si possa e si debba essere arditi nelle proposte, aperti nel dialogo, umili nell’ascolto. E, soprattutto, rispettosi dell’avversario, dal quale si può sempre imparare. Per questo ringrazio te e quanti manifestano perplessità o contrarietà alla mia proposta, perché il confronto sulle idee resta il sale ineliminabile della buona politica”.
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