Le primarie sono in dirittura d’arrivo. Tra i candidati in campo Gianrico Langiano, il più giovane sicuramente ma già con esperienze importanti alle spalle.
Parliamo di programmi. Cosa ha in mente per Cassino?
“Ci sono diversi aspetti da rivedere. Sicuramente dopo così tanti anni in cui non si fa altro che parlare di turismo, cultura e crisi del settore commerciale della città è necessario immaginare una Cassino differente. La nostra città è un museo naturale a cielo aperto, tra paesaggi unici, aree verdi, sorgenti, storia e monumenti mai valorizzati adeguatamente. Infatti, nonostante il tanto parlare che se ne è fatto, mancano punti informativi, manca una rete che ponga le basi per un’offerta concreta e che inserisca le diverse realtà turistiche e commerciali in rete. Credo sia necessario dare delle risposte alla cittadinanza e ai numerosi fruitori che raggiungono la città per quanto riguarda la viabilità. E’ inutile continuare a dire, “Facciamolo, poi si vedrà”. Il PUT va fatto, è un urgenza, e va pensato in maniera adeguata alle esigenze di tutti. Ma ci sono tantissimi altri aspetti a cui penso e che verranno sviscerati ascoltando le persone e cercando di tirare le somme”.
Alcune idee le aveva già presentate, di che si tratta?
“Il mio programma sarà volto all’esaltazione turistica della città Cassino, lavorando a creare un brand che possa essere basato su un’offerta turistica seria e integrata. La mia idea è quella di sviluppare un percorso che si estrinseca nella città. Che parta dalla stazione, dove urge una riqualificazione dell’area e del parcheggio sottostante. Per proseguire dove si trovano i resti della chiesa della madonna del Carmine, poi tappa alla statua dell’orso Wojtek, proseguendo al carro armato e al monumento dei caduti. Poi ancora una deviazione in piazza Corte dov’è c’è ancora il perimetro della vecchia torre campanaria ele sorgenti che vanno assolutamente valorizzate. Poi in salita verso la Vecchia Cassino per immergersi nell’incantevole cornice della Rocca Janula con rappresentazioni in costume dell’epoca. Il percorso potrebbe poi proseguire con la visita all’Abbazia e poi in discesa visita alla zona archeologica per poi finire il tour all’Historiale. Tutto questo lo immagino sviluppato con l’idea di far vivere un’esperienza a 360° al turista anche con l’ausilio della tecnologia e in particolar modo della realtà aumentata. A questo percorso va aggiunta anche una programmazione di una serie di eventi da organizzare in città che si sviluppi durante tutto l’anno.”
E’ in programma un tour dell’ascolto nei quartieri. Non è la prima volta che i candidati si muovono in questo senso, qual è la novità?
“E’ vero, spesso i candidati hanno fatto tappa nei quartieri. La differenza in questo caso è rappresentata da diversi punti: in primis le tempistiche, infatti ascolterò le istanze dei miei concittadini subito e il programma definitivo verrà stilato in base alle richieste. Poi, ci sono degli aspetti e delle necessità che vengono spesso portate all’attenzione da tutti, a prescindere dal quartiere o dalla frazione di residenza. E’ necessario rendere organico tutto, richieste, problemi, disagi. E incastrarlo con quello che si può fare, un passo alla volta nell’ottica di un quadro più ampio e, soprattutto, di ottimizzazione delle risorse. Per fare in modo che si diano risposte a tutti e in tempi giusti. Perché troppo spesso ho sentito, soprattutto negli ultimi anni, le persone lamentarsi sulle differenze tra cittadini considerati di seria A e quelli di serie B. Andrò in tutti i quartieri, le frazioni, le zone residenziali più periferiche, per ascoltare e vedere cosa c’è che non va, anche cosa è andato bene. Bisogna essere oggettivi e soprattutto non si può agire sul sentito dire, serve concretezza”.
Sono passati cinque anni, Salera punta a restare al suo posto affermando di aver raggiunto buona parte degli obiettivi inseriti nel programma elettorale. Che quadro ha tracciato lei?
“Dire di aver raggiunto tutti gli obiettivi mi sembra un po’ troppo. Si parlava di aree dedicate allo sport, di una nuova piazza Labriola, di una città più green. A dirla tutta oggi Salera deve “ringraziare” il PNRR e i provvedimenti dell’amministrazione D’Alessandro, infatti a seguito del tragico momento del Covid sono arrivati i giusti aiuti economici dall’Europa. Il Pnrr è un’occasione irripetibile che non va veicolata solo come sta facendo l’amministrazione Salera, utilizzando i soldi che si devono spendere, senza adattare questi progetti alla nostra realtà. E’ innegabile che tanto è stato fatto grazie a questo, mentre sul piatto della bilancia dobbiamo pure dire che per circa due anni i cittadini hanno vissuto in casa. La domanda che forse dovremmo porci tutti è: cosa è stato fatto nei primi due anni di amministrazione? Se non ci fossero stati questi aiuti economici avrebbe potuto fare tutto questo? I soldi sono stati spesi con criterio? Sicuramente il Pnrr è stato una grossa opportunità per la collettività ma non dimentichiamo anche che investire tutto quel denaro impone uno studio strategico che possa generare una crescita e non solo un cantiere per la città di Cassino. Ecco questo aspetto credo che non sia stato approfondito del tutto. Non credo che ci sia un merito speciale dell’amministrazione perché i fondi sono arrivati a tutti i Comuni, in base alla grandezza, alle peculiarità.
Salera continua anche a dire che siamo quasi fuori dal dissesto, un dissesto da lui tanto criticato e ostacolato quando sedeva in opposizione, ma che gli ha permesso di portare a casa altri risultati durante la sua amministrazione. Va bene portare a termine progetti e interventi per la comunità, ma la comunità non va presa per i fondelli. Intanto il suo programma prevedeva il rifacimento di piazza Labriola, ma è stata fatta piazza Diamare e stanno ultimando la parte del Corso. E siamo ancora senza Put. Della città green c’è poco, le giornate si sforamento di polveri sottili parlano da sole. Pavimentazione top in centro, qualche marciapiede ricoperto con catrame qua e là e poi buche e problemi nelle periferie. Anche se alla fine dell’anno nella relazione indica il numero dei lampioni e delle lampadine sostituite, vorrei ricordare che quella è manutenzione ordinaria. Dovrebbe esserlo. Per poi finire al programma realizzato in occasione dell’Ottantesimo, praticamente nullo, un sito realizzato generosamente da un’associazione in forma gratuita che non ha contenuti, solo qualche evento. Nel calendario ci sono decine di eventi dalla raccolta di sangue, alle rappresentazioni teatrali di compagnie locali, a concerti e mostre. Tutte realizzate da associazioni che avrebbero comunque dato vita a questi eventi e che, in molti casi, poco hanno a che fare con le celebrazioni. Poi se ce le vogliono continuare a raccontare va bene, ascolteremo. Credo che Cassino meriti molto di più”.
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